Piazza Garibaldi a Reggio, col caldo stop ai lavori degli scavi: ecco i primi risultati
L'indagine conferma l’ipotesi di un edificio templare su podio, di piccole dimensioni e di epoca romana imperiale
Avanti tutta per i lavori di Piazza Garibaldi a Reggio Calabria. Arrivano dalla Soprintendenza Belle Arti e paesaggio di Reggio e Vibo i primi risultati relativi agli scavi, ripresi solo da qualche settimana, per il progetto finanziato dal Comune di Reggio Calabria.
Una storia iniziata nel 2016, durante i lavori di archeologia preventiva per la costruzione di un parcheggio sotterraneo, «di parte di un edificio di età romana, di altre strutture murarie di età ellenistica e di una canaletta di scolo, individuate in tre saggi effettuati nella parte settentrionale della Piazza» si legge nella nota.
Le indagini archeologiche sono ripartite a giugno sotto la direzione scientifica della Soprintendenza. E da ciò che era emerso nel 2016, poi ricoperto per preservarlo, in attesa dei finanziamenti, si è ripartiti nei lavori di scavo, riportando alla luce il saggio nei pressi di Corso Garibaldi.
Le indagini
Le attività puntano al «completamento dello scavo della struttura parzialmente emersa durante le operazioni condotte nel 2016, l’indagine ha finora chiarito dimensioni e funzione, confermando l’ipotesi originaria di un edificio templare su podio, di piccole dimensioni e orientato est-ovest, fornito di una scalinata di accesso sul lato orientale, quello rivolto verso Corso Garibaldi.
Esso trova un confronto nell’esemplare, di dimensioni leggermente maggiori, di Taureana a Palmi a cui si avvicina per lo sviluppo planimetrico e per la cronologia, poiché entrambi si datano alla primissima età imperiale (I secolo a.C. – I secolo d.C.)».
Un cantiere aperto
Quello di piazza Garibaldi è stato voluto come un cantiere di studio, un cantiere aperto. «Nell’ottica della condivisione del dato archeologico con la cittadinanza, lungo il perimetro della recinzione, sono state risparmiate due aperture che, pensate come finestre, permettono di avere un punto di vista sullo scavo, per osservare e seguire le diverse attività del cantiere».
Le visite guidate
Ma non solo, la soprintendenza assicura che «non appena le condizioni di sicurezza lo permetteranno, sarà possibile visitare l’area di scavo grazie a visite guidate, organizzate dalla Soprintendenza».
La sosta per il caldo
Questa settimana il cantiere si fermerà, fanno sapere dalla Soprintendenza. Le alte temperature non consentirebbero, sotto il sole, tra l’asfalto di lavorare dignitosamente. Si continuerà a ridosso di agosto fino a un nuovo stop nella settimana di ferragosto.