mercoledì,Maggio 8 2024

Catanzaro insaziabile: «Vogliamo anche la Città metropolitana»

Il direttivo della Lega propone la nascita di un altro super ente come quello reggino. Dentro ci sarebbero pure le province di Crotone e Vibo

Catanzaro insaziabile: «Vogliamo anche la Città metropolitana»

«A livello regionale si propone l’istituzione di Catanzaro città Metropolitana che raggruppi i territori delle Province di Catanzaro, Crotone e Vibo, secondo le modalità e leggi vigenti. Questi territori devono avere il giusto riconoscimento e ritorno socio economico». Si rivolge al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, il direttivo della Lega di Catanzaro per avanzare questa proposta che ha il sapore antico di una lotta per il primato assoluto in Calabria mai sopita.

Invocando una presa in carico dei problemi della Regione da parte dei 19 parlamentari calabresi, i leghisti di Catanzaro non mancano di lanciare una provocazione con la proposta di istituire la Città Metropolitana di Catanzaro, un super ente che accorpi anche i territori di Crotone e Vibo.

Capoluogo di Regione e Città Metropolitana


Non basta essere sede della Cittadella e della Regione, avere avuto il capoluogo mentre a Reggio si facevano la barricate. Adesso si rivendica un nuovo status amministrativo mentre si difende anche la prerogativa (non si sa da chi attribuita) di essere polo universitario di Medicina esclusivo in Calabria. Tutto questo mentre la sanità regionale è allo sfascio, arrivano medici da molto lontano per colmare le carenze e i nostri emigrano.

Fermi al 1970?


Anche la Mediterranea di Reggio si propone, ma non con toni polemici, di allargare l’offerta universitaria includendo la facoltà di medicina. E allora, come se oltre cinquant’anni fossero passati invano (e per certi aspetti così è), adesso nel capoluogo di Regione non ci si rassegna e si invoca lo status, come quello che Reggio Calabria già ha, di Città Metropolitana.

Al netto di valutazioni e requisiti specifici per le quali Reggio già lo è, si potrebbe leggere in questa proposta una sorta di rivendicazione. Una nuova rivendicazione, dopo quella, per altro andata a buon fine nel Settanta, seppure con il compromesso del Consiglio Regionale a Reggio Calabria.

Come se Reggio non potesse essere l’unica Città Metropolitana in Calabria. Ma non propone solo questo la Lega e inserisce la rivendicazione in quadro più ampio.

Il tavolo con i parlamentari calabresi


«La Lega sezione territoriale di Catanzaro – dichiara il direttivo catanzarese della Lega con riferimento al rilancio della Calabria nel complesso – propone al Governatore della Calabria di costituire un tavolo permanente di lavoro con tutti gli eletti al Parlamento per vedere di cosa ha bisogno questa terra. Il cittadino della Calabria deve avere lo stesso trattamento in tutto e per tutto del cittadino della Lombardia. Se fosse unita la classe politica calabrese avrebbe la forza per fare la differenza sia a livello nazionale che locale.

Occorre recuperare il senso vero dell’impegno pubblico. Catanzaro rivolge l’invito al Governatore di attivarsi in tal senso. La Calabria sia inserita in tutti i programmi e progetti che il Governo intende avviare. Questo si potrà attuare solo a condizione che si crei una sinergia unica tra Regione e rappresentanti eletti dal popolo e consiglieri regionali. Tutti seduti allo stesso tavolo con intenti condivisi e comuni», conclude il direttivo catanzarese della Lega.

Vecchi e nuovi campanilismi

Il direttivo catanzarese della Lega auspica intenti condivisi e comuni. Ma intanto avanza una proposta animata da uno spirito campanilistico di carattere segnatamente territoriale e neppure calabrese. Con tutto quanto c’è davvero da risolvere in questa Regione, sembra di mettere troppa carne al fuoco senza tenere conto di quanta brace effettivamente ci sia.

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