sabato,Aprile 27 2024

Ponte sullo Stretto, a Villa la minoranza si autosospende dalle commissioni: «Manca agibilità democratica»

I consiglieri di Forza Italia prendono una posizione forte contestando l'operato della Caminiti: «Esclusi senza darci la possibilità di consultare la documentazione»

Ponte sullo Stretto, a Villa la minoranza si autosospende dalle commissioni: «Manca agibilità democratica»

Si è accesso a Villa San Giovanni il dibattito politico relativo al Ponte sullo Stretto. E se ieri il sindaco Giusy Caminiti ha aperto in confronto con cittadini e associazioni, oggi arriva lo scontro frontale. A ribaltare le carte in tavola è il gruppo consiliare di Forza Italia. Pubblicamente, ha annunciato l’autosospensione di tutti i componenti forzisti dalla Commissione Territorio Domenico De Marco e il capogruppo Marco Santoro; Commissione Affari Generali Daniele Siclari e Stefania Calderone e da quella Bilancio con Siclari (Presidente) e Santoro.

La decisione

I Consiglieri Comunali di minoranza, riuniti in conferenza stampa, hanno esposto «la grave situazione di mancanza di agibilità democratica e di trasparenza nell’azione amministrativa e nelle Commissioni consiliari. Evidenziando in particolare il caso relativo alla gestione della tematica riguardante il Ponte sullo Stretto».

Da diversi mesi, la minoranza ha sollecitato «ripetutamente l’Amministrazione guidata dal Sindaco a fornire informazioni e documentazione riguardanti il progetto del Ponte sullo Stretto. Tali richieste sono rimaste completamente ignorate. Dimostrando una chiara mancanza di rispetto istituzionale del nostro ruolo e di impedimento alla partecipazione democratica. L’atteggiamento strumentale del Sindaco e del Presidente della Commissione Territorio non è più accettabile. A nulla sono valse le nostre interlocuzioni con la Presidente del Consiglio, la quale avrebbe dovuto difendere le nostre prerogative».

L’appuntamento con Ciucci

Una decisione estrema che, come confermato da Siclari, arriva a fronte di diversi tentativi. Un’azione forte che vedrà i consiglieri forzisti non partecipare alla riunione prevista per domani con l’Ad Ciucci. «Non siamo stati convocati ma solo informati per conoscenza».

Dopo aver percorso tutte le stradi istituzionali «per risolvere questa evidente usurpazione dei nostri diritti democratici, siamo costretti ad approdare a questo stato di cose. Protestando in Commissione Territorio. La Commissione Territorio convocata senza che ci fosse alcuna documentazione su cui discutere. Pertanto, a noi Consiglieri negata la possibilità di dare qualunque contributo costruttivo. Il Presidente della Commissione Idone e il Sindaco continuano a non fornire documentazione essenziale in loro possesso. Per la realizzazione dell’opera ponte e dalle attività propedeutiche di espropri. Questa mancanza di trasparenza è inaccettabile. È tempo di alzare la voce contro questa evidente usurpazione dei nostri diritti democratici. E della nostra rappresentanza all’interno del Consiglio Comunale, che oltre a creare disagio istituzionale non ci consente di esercitare il mandato di controllo ricevuto dall’elettorato».

La contestazione

Si passa da un si all’opera del Ponte sullo Stretto ritenuta dagli azzurri «cruciale per il nostro futuro e rappresenta un’opportunità di sviluppo senza precedenti per l’intera comunità» a una posizione netta. Una decisione che arriva per contrastare «il modus operandi dell’Amministrazione in carica. Non consente il legittimo funzionamento delle Commissioni consiliari, con conseguente impossibilità di noi Consiglieri di concretizzare le nostre prerogative di controllo ed evidentemente anche un reale contributo fattivo sul tema “Ponte”.

È fondamentale condividere scelte, opinioni e idee sul futuro del nostro territorio. Legato alla costruzione del Ponte sullo Stretto, perché nulla sarà più come prima e i benefici saranno per tutti i comuni dell’Area dello Stretto. Col tempo abbiamo dovuto riscontrare una totale chiusura. Determinata probabilmente dalla nostra azione incisiva e di controllo. E nonostante ciò, noi Consiglieri, abbiamo portato all’attenzione del Presidente del Consiglio Comunale la richiesta di costituzione della Commissione Ponte Piano Strategico, durante la discussione in Consiglio Comunale del 16.12.2022. L’Amministrazione nel contempo ha invece inteso deliberare, con il nostro voto contrario, l’investitura della tematica Ponte alla già esistente Commissione Territorio. Con la partecipazione di diritto dei Capigruppo Consiliari e avvalendosi inoltre della possibilità di prevedere la presenza di esperti esterni nella medesima commissione».

La «chiusura»

Da quella data la minoranza avrebbe più volte chiesto al Presidente Idone di convocare la Commissione «per riprendere il documento di sintesi del piano strategico approvato dall’Amministrazione, con il contributo della Minoranza. L’Amministrazione in carica ha continuato ad avere atteggiamenti di scarsa trasparenza. Con convocazione inutile ed inefficace delle commissioni, in quanto mancante della documentazione tecnica collegata alla realizzazione del collegamento stabile.

Dopo vari comunicati da parte della Minoranza, il Presidente Idone, non può fare a meno di convocare la Commissione Territorio e si riinizia a parlare di ponte durante le sedute dell’8 e del 19 febbraio, ma senza alcuna concreta attività svolta sempre a causa della mancanza di documentazione a dimostrazione di una totale insensibilità nel condividere le informazioni, ed evidenziando quella mancanza di agibilità democratica da parte del Sindaco e della sua Amministrazione».

Lo «sgarbo istituzionale»

Per la minoranza anche il precedente incontro con Ciucci rappresenta «un gravissimo gesto di scortesia istituzionale nei nostri confronti». Considerando che «noi venivamo totalmente esclusi». Ed ancora «la mancata consegna della documentazione tecnica pervenuta all’Ente il 5-6 marzo tramite un link di collegamento per acquisirlo. Una spiacevole situazione che si ripresenta, come quanto già accaduto in occasione della problematica dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto ove si è discusso sulla necessità di avere la relativa documentazione senza avere alcun riscontro.

Si apprende inoltre che il Sindaco, tramite il suo movimento politico, ha organizzato riunioni pubbliche con i cittadini per discutere del progetto del Ponte, vantandosi di un coinvolgimento attivo della comunità, riportando documentazione a noi sempre negata, mentre evidentemente nelle mani del suo movimento politico, disertando altresì un lavoro così importante in modo prioritario in seno alla commissione competente ed in consiglio comunale.

Nel mentre, a Villa San Giovanni, si susseguono eventi simili, veniamo a conoscenza dell’attività assolutamente più chiara e trasparente dell’Amministrazione peioritana. Con la divulgazione anche del piano particellare a tutti i cittadini direttamente interessanti e non. Ove è stata regolarmente sviluppata la tematica ponte nella commissione territorio composta da tutti i consiglieri comunali. Nella nostra Città invece ci è stato negato il diritto di avere accesso ad atti amministrativi in possesso dell’Amministrazione Comunale. Nonostante il nostro ruolo istituzionale che oggi Sindaco e squadra intendono svuotare».

Ad oltranza

La Minoranza andrà avanti in questa decisione di autosospensione esigendo «che l’Amministrazione comunale rispetti i principi democratici e garantisca la piena trasparenza nelle sue azioni e l’agibilità democratica del lavoro delle commissioni e del consiglio comunale. È fondamentale che i consiglieri comunali siano informati in modo completo e tempestivo su questioni di interesse pubblico, come il progetto del Ponte sullo Stretto. La partecipazione attiva della comunità è fondamentale per garantire una gestione democratica e responsabile del territorio.

In risposta alla mancanza di agibilità democratica, noi Consiglieri di Minoranza del Gruppo di Forza Italia siamo costretti ad autosospendersi da tutte le Commissioni Consiliari. Fino a quando non verrà ristabilito il corretto svolgimento dell’attività politica. Garantendo il rispetto dell’inviolabile diritto di partecipazione democratica a tutti noi. Questa decisione è stata presa considerando l’importanza delle questioni affrontati. Le quali riguardano argomentazioni che incideranno sul bilancio, sull’attività degli affari generali e sul territorio».

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