domenica,Aprile 28 2024

Buona sanità al Gom, 6 trapianti in 4 giorni: la tecnologia per un gesto d’amore

Grazie anche alla chirurgia robotica sono stati conclusi con successo due trapianti da donatore vivente

Buona sanità al Gom, 6 trapianti in 4 giorni: la tecnologia per un gesto d’amore

Una settimana da record al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria. Un miracolo di tecnologia, passione e amore. Come si legano questi tre aspetti? Semplice, con il dono. 

Dal si alla donazione, che è un si alla vita, è partita la grande sfida de Gom che in 4 giorni ha portato a termine con successo ben 6 trapianti di cui 2 da donatore vivente. È stata una vera corsa contro il tempo che ha visto l’intero ospedale mettere in moto una macchina organizzativa non indifferente. 

Un risultato ottenuto mettendo in campo le forze di due equipe mediche. Quella dell’U.O. Urologia e Chirurgia Generale, dirette rispettivamente dal dottor Edoardo Sgrò e dal dottor Salvatore Costarella, dagli anestesisti Tania Franco e Loredana Panzera, alla presenza della professoressa Lucrezia Furian del Centro Trapianti dell’Università di Padova.

Chirurgia robotica

«Siamo particolarmente orgogliosi – ci ha detto il direttore sanitario Costarella –  perché in questi ultimi giorni il lavoro svolto per questi trapianti renali ha visto un impegno non indifferente». Nei due casi relativi ai donatori viventi, è stata utilizzata la chirurgia robotica. 

«Messa in piedi una macchina organizzativa per un traguardo così difficile ma portata avanti da professionisti straordinari che hanno reso possibile questo risultato. In così pochi giorni è un risultano veramente eccezionale».

L’importanza della donazione da vivente

La complessa attività di trapianto renale è stata organizzata e gestita dal Direttore del Centro Trapianti, dottore Pellegrino Mancini, dal dottor Demetrio Labate responsabile procurament organi del Gom e dal responsabile U.O.S. Trapianto renale Francesco Cambareri, afferente all’U.O.C. di Nefrologia e trapianti renali, diretta dalla professoressa Francesca Mallamaci, nonché dalla Case Manager Stefania Ficara. Infine, estremamente prezioso è stato anche il contributo dell’U.O.S.D. di Terapia Intensiva Post Operatoria, diretta dal dottor Massimo Caracciolo e dell’U.O.C. di Terapia intensiva, diretta dal dottor Sebastiano Macheda.

Un lavoro immenso che, però, non sarebbe stato possibile senza l’enorme gesto d’amore che ha portato due donatori viventi e altri 4 calabresi a dire si alla donazione. 

«La Calabria dal punto vista delle donazioni una realtà poco sensibile», ha confermato Costarella. «Bisognerebbe sviluppare una maggiore sensibilità. C’è una grande opportunità che è quella del trapianto da donatore vivente. Quando ci sono le condizioni perché questo si possa effettuare, rappresenta una soluzione importantissima per pazienti che soffrono di malattie altamente invalidanti. E oggi grazie alla chirurga robotica si ha un impatto poco invasivo e il donatore non ha alcun rischio».

I numeri

Il robot “Da Vinci” viene utilizzato al Gom già da cinque anni. E i numeri confermati dal direttore lasciano ben sperare. «Nel 2022 abbiamo chiuso con 250 interventi chirurgici di robotica. Per cui è un robot che lavora a pieno regime e quest’anno i numeri aumenteranno ulteriormente. Un elemento di particolare soddisfazione è il fatto che il robot è stato utilizzando su questi donatori viventi con minore impatto sul paziente. Garantendo una più rapida guarigione».

Migrazione sanitaria

Il pallino del Gom rimane quello di fornire un’offerta sanitaria puntuale e all’avanguardia in grado di trattenere i calabresi convincendoli a curarsi in questa terra. «Stiamo lavorando incessantemente per far si che i cittadini possano curarsi da noi. Siamo in grado di usare alte tecnologie ma, nonostante ciò, siamo seguiti da Padova. Questo per dare maggiori garanzie e una prestazione sempre ottimale».

Articoli correlati

top