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Restyling Piazza De Nava a Reggio, comitato civico pronto a fare ricorso al Tar

Il portavoce Vitale: «Se il sindaco dà l'autorizzazione c'è una illegalità dell'atto in contrasto con la delibera comunale del 31 gennaio 2022»

Restyling Piazza De Nava a Reggio, comitato civico pronto a fare ricorso al Tar

Nuova riunione del Comitato civico per piazza De Nava che si oppone al restauro non conservativo del sito. Martedì sera, nel corso dell’incontro, si è fatto il punto sulla situazione. Nell’ultimo consiglio comunale, svoltosi lo scorso 30 gennaio, il sindaco facente funzioni, Paolo Brunetti era stato tassativo: si procederà con l’inizio dei lavori perchè le rimostranze e le idee delle associazioni erano state ascoltate e, in parte accolte, ossia la statua del politico Giuseppe De Nava resterà al suo posto, mentre i pilastrini saranno rimossi temporaneamente e poi restaurati e ricollocati. Parole che non sono bastate alle associazioni che fanno parte del comitato civico, nato un anno fa, per salvaguardare la storicità e l’unicità della piazza.

I termini per il ricorso al Tar

Resta aperta l’ipotesi di presentare un ricorso al Tar. Al lavoro per vagliare questa possibilità è l’avvocato Franca Panuccio, presidente onoraria del Comitato civico. Come spiega il portavoce del comitato, Enzo Vitale: «Alla luce della richiesta fatta dalla Soprintendenza dell’autorizzazione inizio lavori, ove questa fosse rilasciata, si riaprono i termini per proporre un ricorso al Tar. Perché c’è la delibera del consiglio comunale del 31 gennaio 2022 che impegna sindaco e giunta a convocare le parti interessate e comunque ad attivare tutte le misure per la salvaguardia dell’identità storica della piazza. Tutto questo non è stato fatto. Nel momento in cui il sindaco desse l’autorizzazione c’è una illegalità dell’atto che contrasterebbe con quanto affermato nell’atto del Comune».

L’assemblea pubblica

Ma altre ipotesi di rafforzano. Vitale, presidente della fondazione Mediterranea motore propulsore del Comitato, chiarisce: «Si sono avvicinate altre associazioni che hanno suggerito di chiedere formalmente al Comune l’induzione di un’assemblea pubblica, a norma di statuto comunale per discutere del futuro della piazza».

I canali romani

A ciò si aggiunga l’interlocuzione aperta coi canali romani, con il sottosegretario Vittorio Sgarbi e il ministro Sangiuliano. Chiude Vitale: «Aspettiamo di essere convocati per illustrare la vicenda. Il sindaco deve rispettare la parola data. Non si può spendere un atto e poi comportarsi come se non fosse stato fatto nulla».

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