sabato,Aprile 27 2024

Ponte sullo Stretto, il Consiglio di Villa dice no al Piano strategico di sistema: polemica tra Pd e FI

Il documento inviato dall'Autorità di Sistema Portuale dello Stretto ha trovato tutti sfavorevoli ma per i dem è «colpa dell’emendamento Cannizzaro»

Ponte sullo Stretto, il Consiglio di Villa dice no al Piano strategico di sistema: polemica tra Pd e FI

Ieri il Consiglio Comunale di Villa San Giovanni ha preso una decisione importante. Ha detto no all’Autorità di Sistema dello Stretto che l’ipotesi progettuale e dei lavori infrastrutturali previsti nella programmazione strategica. Il partito democratico si è unito considerando che «insieme ad altri forze sociali abbiamo presentato dei documenti articolati, comprensivi degli allegati grafici, di cui facciamo emergere le criticità. Questo documento del Partito Democratico verrà inviato alla conferenza dei servizi da parte del Comune». Lo ha detto chiaramente il segretario cittadino del Pd Stefano Musolino che ha teso sottolineare come «le criticità emerse sono colpa dell’emendamento a firma del deputato Francesco Cannizzaro che, di fatto, ha legato tutto alla realizzazione del Ponte sullo Stretto».

A Villa tutto è legato


Ed è da questo presupposto che i democratici villesi hanno presentato un documento che vuole porre i riflettori su quanto Villa ha da perdere. «Discutere del Porto storico, degli Approdi a Sud, del Lungomare, del mascheramento dell’Ecomostro di Cannitello, dell’attraversamento dinamico dello Stretto, di concorrenza e di monopolio nei trasporti, di inquinamento atmosferico, di traffico veicolare privato, del deficit di parcheggi nel Rione Immacolata, della tutela della salute, delle cause dei tumori, di protezione della spiaggia di Acciarello, della viabilità di Porticello, delle gallerie e degli smottamenti di Piale, di mobilità urbana e di Ferrito, del “Ponte” di Berlusconi e di quello di Salvini, significa discutere di problematiche connesse, di politiche, di visioni e di prospettive che richiedono complessità di analisi e decisioni coraggiose».
L’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, a maggio 2023, ha prodotto un’ultima ipotesi progettuale relativa al “Documento di Programmazione Strategica di Sistema” che coinvolge il Porto villese.
Il Circolo cittadino del PD, in relazione ai precedenti elaborati dell’AdSP dello Stretto, su richiesta della Sindaca Caminiti, aveva già presentato osservazioni sugli investimenti e sulle infrastrutture previste.

Le criticità


Il documento criticato dal Pd «fa riferimento solo genericamente, senza concreta prospettiva, né investimenti, alla realizzazione di nuove darsene nella zona a Sud del Porto storico, lontano dal centro abitato. Trascurando, quindi, di tutelare compiutamente la posizione della Città di Villa San Giovanni che, attraverso diversi pronunciamenti della sua massima Assise, ha indicato – come priorità di sviluppo – in via di indirizzo, in attesa di studi e progettazioni specialistiche – proprio le nuove strutture a Sud del Porto storico, a Bolano di Villa San Giovanni».

Ma sul punto tanto il Pd quanto Forza Italia convergono nel sostenere che il porto a Sud è l’infrastruttura “prioritaria” per Villa San Giovanni. E ciò perché solo questi nuovi approdi potranno garantire «la liberazione del suo centro abitato da traffico, inquinamento, congestione, invivibilità, insalubrità. L’obiettivo di crescita e di sviluppo portuale non può più realizzarsi, infatti, in contrasto con gli interessi della Comunità villese, da decenni sacrificati. Crescita e sviluppo saranno davvero tali se si riuscirà a “liberare” Villa San Giovanni dall’incubo di un suo totale asservimento alle esigenze del trasporto».

Emergenza salute


Diventa prioritario, dunque, mettere in campo un progetto che concentri «tutte le energie e le risorse verso l’obiettivo di tutelare la salute dei cittadini, operando per garantire l’abbattimento delle polveri sottili, dell’inquinamento atmosferico, allontanando il traffico pesante dall’abitato Villa, realizzando Opere e Infrastrutture sostenibili. Di certo, non va in questa direzione anche solo la previsione – contenuta nell’ipotesi progettuale dell’ AdSPS – dell’impatto prioritario del c.d. Ponte di Messina sull’area portuale villese.
Come è noto, infatti, il recente “Decreto Ponte”, voluto dalla Lega Nord e dal Ministro Salvini vincola e finalizza tutti gli interventi progettuali sul Porto villese alla priorità infrastrutturale del fantomatico Ponte. Tale vincolo appare davvero un insulto a tutti i cittadini di Villa».

Per il Pd in conclusione «Con questo atto la Lega Nord pone il suo sigillo sul nostro territorio, ci espropria dei diritti in casa nostra, vincola il nostro futuro, restringe l’autonomia dell’AdSPS. Villa San Giovanni, di contro, deve riappropriarsi del suo territorio, superare ogni servitù storica, affermare il diritto della Cittadinanza a progettare – attraverso i propri Organi di rappresentanza – il proprio futuro, lo sviluppo e la destinazione d’uso delle opere infrastrutturali villesi».

L’opposizione in consiglio


E non è passata sottobanco la questione anche per i consiglieri forzisti di opposizione che hanno manifestato contrarietà «stigmatizzando l’approccio del sindaco Caminiti, che ha inteso lavorare da sola svilendo il lavoro delle Commissioni e del Consiglio Comunale stesso, assumendosi l’onere di portare avanti il deliberato del Consiglio Comunale del 13 settembre 2022 senza il coinvolgimento della massima assise cittadina».
I consiglieri comunali presenti in aula Marco Santoro, Daniele Sicari, Stefania Calderone e Domenico De Marco hanno definito «fallimentare la politica del Sindaco Caminiti che, ancora una volta, su questioni delicate dell’intero territorio non ha voluto condividere con la minoranza, sulla base delle deliberazioni già assunte, le questioni fondamentali per la Città facendo incontri solitari con il Presidente Mega.
Non è pensabile che non sia stata tenuta in considerazione dall’AdSP dello Stretto alcuna indicazione dell’intero consiglio comunale che aveva deliberato all’unanimità il 13 settembre scorso. Tutto ciò ha portato al Sindaco Caminiti a recitare il “mea culpa” durante i lavori consiliari in considerazione di una strategia politica poco efficace.


II DPSS non tiene conto delle necessità della Città di Villa San Giovanni.
La Città chiede lo spostamento degli approdi a sud, con un sistema unico che la liberi finalmente dall’attraversamento intraurbano e che preveda l’autoporto e l’asta di raccordo con il nuovo porto a sud, con il conseguente ripascimento della spiaggia di Acciarello, la restituzione degli attuali attracchi in concessione alle società private di navigazione per ampliare l’area diportistica e la restituzione dei piazzali autostradali come polmone a verde quale opera compensativa di cinquant’anni di inquinamento atmosferico ed acustico».
In netta opposizione con il Pd, l’opposizione conferma che «È stato, pertanto, predisposto un documento, per continuare nel percorso intrapreso con gli emendamenti dell’On. Cannizzaro, riportati nella legge 58/2023 recante disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria, affinché l’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto individui i progetti prioritari necessari all’adeguamento delle infrastrutture portuali locali, anche al fine di renderli più coerenti ed adeguati alla futura costruzione del Ponte, ed anche quello relativo ad adeguare il sistema di trasporto pubblico locale nell’Area dello Stretto alle esigenze di mobilità delle due sponde»

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