lunedì,Aprile 29 2024

Reggio, sicurezza sismica del plesso Pythagoras: giovedì la riunione con la ditta per i carotaggi

Attesi nelle prossime settimane i primi risultati delle verifiche sui 23 istituti coinvolti. L’assessore Briante: «Cerchiamo eventuali sedi alternative in caso di esiti negativi»

Reggio, sicurezza sismica del plesso Pythagoras: giovedì la riunione con la ditta per i carotaggi

«Tra un mese circa inizieremo ad avere un primo quadro degli esiti delle verifiche tecniche avviate nell’ambito del progetto Scuole sicure. Da gennaio siamo al lavoro per eventuali soluzioni alternative nel caso in cui dovessero esserci esiti negativi. Speriamo di sciogliere il nodo Pythagoras il prossimo giovedì». È quanto dichiara l’assessora all’Istruzione del comune di Reggio Calabria, Anna Briante.

Sono infatti in corso gli interventi di verifica della vulnerabilità sismica delle scuole del progetto Scuole belle e sicure, contemplati nel Patto della città Metropolitana di Reggio Calabria e finanziati con 1 milione di euro. Essi consistono, si legge nelle varie determine dirigenziali Comune reggino, nella «verifica dei livelli di sicurezza sismica degli edifici scolastici di proprietà comunale» e si articolano «in campagne di indagini strutturali e geologico-tecniche, rilievi di dettaglio e verifiche tecniche sugli immobili esistenti».

L’ok allo studio di Fattibilità dell’intervento denominato “Scuole belle e sicure – Verifica vulnerabilità sismica delle scuole” risale già al 2018. L’approvazione aveva riguardato anche l’elenco di un primo gruppo di edifici scolastici da sottoporre a verifica di vulnerabilità sismica in virtù delle risorse economiche disponibili. Nel 2022 è stata poi indetta una gara, suddivisa in quattro lotti funzionali, per l’affidamento dell’incarico professionale di verifica della vulnerabilità sismica di tutti e 23 edifici scolastici di proprietà comunale per un importo complessivo di quasi 905 mila euro.

Sedi alternative: le richieste e i primi sopralluoghi

Da mesi, i 23 istituti, alternativamente chiusi per alcuni giorni con ordinanza sindacale, sono al centro delle verifiche. Nelle prossime settimane inizieranno ad essere comunicati gli esiti.
«Già da gennaio siamo alla ricerca di sedi alternative qualora dovessero essere necessarie. Abbiamo scritto alla Curia che per il momento non ha disponibilità. Adesso attendiamo riscontro alla richiesta inoltrata alla Città Metropolitana di eventuali locali presso le scuole secondarie di secondo grado sul terrorismo comunale».

«Sempre a gennaio abbiamo espletato un sopralluogo nel palazzo ex Enel, adesso di proprietà di una società di real estate di Roma, a Saracinello, proprio nella zona del plesso scolastico Pythagoras chiuso lo scorso ottobre. Purtroppo la struttura versa in condizioni di totale abbandono. Presente, in occasione del sopralluogo, anche un delegato della società. Dinnanzi a quella condizione di totale inutilizzabilità dei locali, la società aveva manifestato una disponibilità a finanziare la messa a norma e il ripristino della struttura a patto, però, di un impegno dell’Amministrazione comunale consistente in un affitto protratto nel tempo.Un impegno troppo oneroso, vista la temporaneità dell’esigenza di utilizzo della struttura stessa», ha spiegato ancora l’assessora comunale, Anna Briante.

Il plesso Pythagoras

E veniamo al nodo della scuola secondario di primo grado Pythagoras, plesso dell’istituto comprensivo Nosside-Pythagoras di Reggio Calabria, sito in zona aeroporto, a Ravagnese. Lo scorso ottobre, il Comune ha chiuso il plesso disponendo il trasferimento delle classi presso altre due scuole cittadine. L’ordinanza aveva fatto seguito alla trasmissione delle risultanze della 1^ Fase del servizio di verifica di vulnerabilità sismica. Erano state evidenziate alcune possibili criticità strutturali riferite all’Istituto scolastico Pythagoras. La comunicazione era della ditta aggiudicataria del lotto n.4 che iniziava a occuparsi di 7 Edifici scolastici comunali. I rilievi furono mossi sulla scorta di sopralluoghi ed esami svolti attraverso il rilievo visivo e l’utilizzo di alcune specifiche apparecchiature di rilevazione esterna.

La chiusura, la protesta e il trasferimento

«Preso atto che lo stesso Rup, nell’anzidetta comunicazione ritiene che sia opportuno interdire l’utilizzo e la fruzione della struttura dell’Istituto “Pythagoras” da parte della popolazione scolastica, almeno fino alla analisi e verifica dei requisiti minimi di sicurezza statica da effettuarsi da parte del Professionista incaricato». Questo si leggeva sull’ordinanza sindacale dello scorso 4 ottobre 2023.

Un provvedimento che portò in piazza alunni, docenti e genitori in protesta per la chiusura di un plesso modello per “presunte” criticità segnalate sulla scorta di rilievo visivo e con l’utilizzo di alcune specifiche apparecchiature di rilevazione esterna.

Dallo scorso ottobre le 17 classi (330 studentesse e studenti) del plesso chiuso sotto state trasferte in sette aule dell’istituto comprensivo Alvaro–Giudice Scopelliti e in dieci aule nel plesso Larizza-Scopelliti. Nonostante l’impegno a verificare quelle possibili criticità entro i successivi 70 giorni per consentire cosi un eventuale rientro nel plesso di Ravagnese, a oggi quei carotaggi non sono stati ancora eseguiti. I genitori lo scorso febbraio hanno raccolto delle firme e depositato al Comune la petizione per chiedere l’esecuzione dei carotaggi come da impegni assunti lo scorso ottobre.

«Nei giorni scorsi abbiamo incontrato una delegazione dei genitori, dei commercianti della zona e del responsabile per la Sicurezza del plesso. Abbiamo dato atto dell’iter e dei rallentamenti da attribuire esclusivamente alla ditta», ha dichiarato ancora l’assessora comunale all’Istruzione, Anna Briante.

La diffida e l’incontro

«Purtroppo abbiamo avuto problemi solo con questa ditta che, prima di eseguire i carotaggi proprio relativamente alla Pythagoras ha chiesto di visionare il progetto originario. Poi ha chiesto anche una integrazione economica per eseguire le prestazioni. Abbiamo attinto da alcune economie a abbiamo accordato l’integrazione. Ciò ha richiesto tempo ma adesso non capiamo perché l’intervento non venga eseguito. Abbiamo inviato alla ditta una diffida ad adempiere. In risposta la stessa ci ha chiesto un incontro. Così giovedì alle 12 avrà luogo questo incontro con i tecnici del Comune. Speriamo in quella sede di venire finalmente a capo della questione. Mai l’amministrazione avrebbe voluto creare a scuola e famiglia disagi e attese così protratti nel tempo». Così ha concluso l’assessora comunale all’Istruzione, Anna Briante.

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