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Circa 10 chilometri, tanti quanti separano il mare dello Stretto alla montagna dell’Aspromonte, tra viadotti e rotatorie, passando per circa 4 Comuni. Sono in sintesi i numeri della Gallico-Gambarie, l’opera, finanziata dalla Regione con fondi Por per un valore complessivo di 65 milioni di euro, che collegherà rapidamente il mare e la montagna della provincia reggina facilitando il trasporto commerciale, le relazioni fra i diversi Comuni delle aree interne (Calanna, Laganadi, Sant’Alessio d’Aspromonte, Reggio Calabria – Località Podargoni, Santo Stefano d’Aspromonte) e lo sviluppo turistico del territorio coinvolto
Il terzo lotto, inaugurato oggi, si snoda da Mulini di Calanna alla rotatoria Podargoni attraversando Laganadi, Sant’Alessio, Cerasi e Schindilifà fino a Santo Stefano in Aspromonte. I numeri dell’opera sono imponenti: 9 viadotti, 5 rotatorie, 4 paratie definitive, 4 paratie temporanee, 14 muri in cemento armato, 55 scatolari, 24 tombini, diverse opere di sostegno in terra rinforzata e di consolidamento delle barriere paramassi, 45.000 metri cubi di calcestruzzo utilizzati, 15.353.000 kg di acciaio, 44.700 metri di pali, micropali e tiranti, 70.000 metri quadri di superficie pavimentata.
E ancora 12.600 metri la distanza totale coperta, mentre 5.660 metri è la lunghezza del terzo lotto. Nel complesso, dopo il cantiere del megalotto 3 della Strada statale 106, si tratta del più grande cantiere rimasto attivo in Calabria. Lungo il tracciato della “GaGa” si apprezzano diffuse opere di mitigazione ambientale destinate a verde pubblico, con ricollocazione degli ulivi interessati dalle opere complessivamente 6.325 le nuove piantumazioni. La Gallico-Gambarie è stata spesso “cantiere scuola” in occasione di diverse visite istruttive con le facoltà di ingegneria di Unical e Mediterranea e dell’istituto reggino per geometri “Righi”.

