venerdì,Aprile 19 2024

‘Ndrangheta stragista, il pm Lombardo: «Pentito Romeo ha ritrattato dopo le minacce delle cosche di Platì»

Il collaboratore sarebbe stato convinto a ritrattare alcune dichiarazioni dopo un’intervista a Sky-Tv8. «Coinvolto anche Paolo Romeo»

‘Ndrangheta stragista, il pm Lombardo: «Pentito Romeo ha ritrattato dopo le minacce delle cosche di Platì»

Il pentito Romeo Annunziato, interrogato dal pm Giuseppe Lombardo nel corso del processo ‘Ndrangheta Stragista, sarebbe stato minacciato dagli esponenti della ‘ndrangheta di Platì e Gioia Tauro per non confermare quanto dichiarato e riportato nel verbale risalente al 1996.

La posizione della procura generale

A far scattare il campanello d’allarme ed attivare le procedure di controllo è stata la testimonianza che, secondo Lombardo «è apparsa in alcune fasi reticente e a tratti falsa». I carabinieri hanno approfondito e nel documento presentato alle parti si evince come «il collaboratore di giustizia sia stato minacciato dopo aver rilasciato un’intervista andata in onda nel maggio 2021 su “Sky-Tv8”» in cui ha rivelato «temi in alcun modo esplorati in ambito processuali – ha confermato Lombardo – in quell’intervista emergono temi sovrapponibili al verbale del 96 e sono temi originali. Non sono dichiarazioni rese o ricavabili da fonti rese pubbliche. Sono sostanzialmente i temi del processo Gotha, massoneria e struttura invisibile di vertice della ‘Ndrangheta».

La richiesta

Lombardo ha più volte ribadito, come ricostruito nella nota depositata, che i carabinieri hanno identificato il soggetto intervistato dove si evince con certezza che si tratta del pentito Romeo che «rende dichiarazioni sovrapponibili in tempi non sospetti». Ma a rafforzare la tesi della Procura è una mail inviata alla Dda reggina da una giornalista e dalla quale si evincerebbe che prima di rendere la testimonianza lo scorso giugno «Romeo è stato minacciato dai vertici della ‘Ndrangheta perché è l’unico ad aver parlato di determinate dinamiche. In questa mail si fanno riferimenti precisi all’intervento della ‘Ndrangheta di Platì. Un altro riferimento è il coinvolgimento di figure professionali che si sono mosse per convocare Romeo in Calabria ben due volte, uno dei professionisti è Paolo Romeo di Reggio Calabria, uno dei principali imputati del processo Gotha».  Partendo da questi elementi Lombardo ha chiesto di «acquisire l’interrogatorio del ‘96».

L’opposizione della difesa

Le difese si sono opposte alla richiesta avanzando l’impossibilità di poter replicare alla richiesta della procura generale per via di dati mancanti come messaggi whatsapp e mail. Il collegio presieduto dal giudice Bruno Muscolo ha già chiarito l’intenzione di sciogliere la riserva sulla richiesta della procura generale nel corso della prossima udienza che si terrà il 12 luglio.

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