È una vera svolta giudiziaria quella sancita dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria nel processo d’appello “Eyphemos”, che non ha confermato l’impianto accusatorio costruito in primo grado dal Tribunale di Palmi. Oggi, la Sezione Seconda Penale, presieduta dalla giudice Adriana Trapani, ha letto il dispositivo della sentenza che riforma profondamente quanto stabilito il 17 febbraio 2023.

Tra le decisioni più rilevanti, spicca l’assoluzione di Alvaro Salvatore e Napoli Giuseppe Carmine, imputati al capo 1, «per non aver commesso il fatto». Un verdetto che segna una netta inversione di rotta rispetto alla condanna di primo grado che veda assolto Creazzo Domenico già sindaco di Sant’Eufemia d’Aspromonte ai tempi dei fatti in corsa per un seggio alla Regione.

La Corte ha inoltre rideterminato diverse pene, accogliendo parzialmente anche l’appello del Pubblico Ministero. Luppino Antonio, ad esempio, vede la sua pena ridotta a due anni e quattro mesi di reclusione, mentre per Alvaro Domenico cl. 77 la condanna viene ridefinita in venti anni e sei mesi di reclusione. Creazzo Antonino e Creazzo Domenico sono stati condannati a dieci anni di reclusione ciascuno per i fatti relativi al voto di scambio con la cosca Alvaro.

Anche per Cuppari Gregorio, Laurendi Diego e Laurendi Rocco cl. 96 la Corte ha riconosciuto attenuanti generiche, rideterminando pene inferiori rispetto a quelle inizialmente inflitte. Orfeo Diego cl. 37, condannato a due anni, ottiene la sospensione condizionale della pena, così come altri imputati.

Non mancano anche decisioni in favore della difesa: revocata l’interdizione dai pubblici uffici a Romeo Michele, confermata invece per Alvaro Domenico cl. 77, Creazzo Antonino e Creazzo Domenico. La Corte ha disposto la confisca di beni sequestrati, e la liberazione immediata di Alvaro Salvatore e Napoli Giuseppe Carmine, qualora non detenuti per altre cause.

Infine, sono stati condannati al pagamento delle spese processuali in entrambi i gradi di giudizio Alvaro Domenico cl. 1977, Creazzo Domenico, Cuppari Gregorio, Laurendi Diego e Orfeo Diego cl. 37, mentre altri 14 imputati dovranno farsi carico delle spese del solo grado di appello.

Una sentenza che cambia profondamente il quadro giudiziario dell’inchiesta Eyphemos, e che si preannuncia destinata a far discutere ancora a lungo.

La Corte di Appello di Reggio Calabria ha invece disposto l’assoluzione di Salvatore Alvaro con la formula “per non aver commesso il fatto”. La decisione conclude un lungo percorso giudiziario durato oltre cinque anni, riconoscendo l’insussistenza delle accuse che avevano portato alla condanna in primo grado.