giovedì,Marzo 28 2024

Lingua grecanica nelle scuole di Reggio, il progetto Pame Ambrò dà appuntamento in autunno – VIDEO E FOTOGALLERY

L'assessore Nucera: « Le scuole coinvolte sono dieci, abbiamo fatto dieci lezioni, due al mese, l'ultima il 5 giugno. I ragazzi collegati ogni volta erano 1.200»

Lingua grecanica nelle scuole di Reggio, il progetto Pame Ambrò dà appuntamento in autunno – VIDEO E FOTOGALLERY

Una lingua vive di parole, ma anche di gusti e di tradizioni. La mostra al Castello Aragonese racconta non solo un corso di lingua grecanica, ma soprattutto come questo idioma sia entrato nella vita dei ragazzi delle scuole.

Era cominciato a marzo il corso di storia, lingua, cultura e tradizione dei greci di Calabria, nell’ambito del progetto Pame Ambro’, promosso dall’Assessorato comunale all’Istruzione, alle Politiche Educative, Minoranze Linguistiche e Identità Territoriale del Comune di Reggio Calabria. Gli incontri della durata di due ore di cinquanta minuti ciascuna, si sono svolti in orario curriculare come prevede la legge 482/99 per le ore di approfondimento della cultura locale. Ad essere coinvolti gli istituti: Alvaro-Scopelliti, Carducci -Da Feltre, Cassiodoro -Don Bosco, De Amicis-Bolani, Galilei -Pascoli, Moscato – Gallina, Nosside -Pythagoras, Telesio -Montalbetti, Maria Ausiliatrice, San Vincenzo de’ Paoli e Galluppi -Collodi -Bevacqua.

Un corso che nasce dall’impegno da parte della Regione per l’attuazione legge 482 del 1999 che prevede il bilinguismo nelle scuole del territorio dov’è presente una minoranza linguistica riconosciuta. «Tutti questi anni hanno favorito la morte inesorabile delle nostre lingue minoritarie – afferma l’assessore comunale all’Istruzione e alle minoranze linguistiche Lucia Anita Nucera – riconosciute, oltre il greco di Calabria, l’albanese e l’occitano. Un patrimonio di valore inestimabile che abbiamo il dovere di trasmettere e tutelare. Col progetto nelle scuole abbiamo dimostrato che si può fare, grazie a una rete di dieci istituti, in presenza in uno, i ragazzi si collegavano grazie alle nuove tecnologie che la pandemia ci ha messo a disposizione che dirigenti e insegnanti sanno usare perfettamente».

I numeri


«Le scuole coinvolte sono state dieci, abbiamo fatto dieci lezioni, due al mese, l’ultima il 5 giugno. I ragazzi collegati ogni volta erano 1.200. Immaginate cosa possono portare a casa, ai genitori, ai nonni. Tutto questo ci ha fatto sentire una grande comunità e, per questo, sono grata ed emozionata per tutto ciò che abbiamo fatto». Ma non finisce tutto con la mattina di festa al Castello Aragonese.
«Tutto questo proseguirà – annuncia Nucera – e i dirigenti che fanno parte della rete lo metteranno come percorso nel Piano triennale dell’offerta formativa da ottobre 2023 ci saranno ogni mese fino a giugno due lezioni».

Giuseppe Martino, dirigente scolastico idell’Ic Nosside Pythagoras spiega: «L’esperienza promossa dall’assessorato si è rilevata particolarmente interessante. Ha riguardato le quinte della scuola primaria all’interno dei tre distinti plessi, Ravagnese, Saracinello e Sant’Elia. L’iniziativa è stata recuperata all’interno del Piano triennale dell’offerta formativa. I docenti referenti mi hanno restituito una piena e convinta positività delle risultanze e anche particolarmente apprezzata la modalità con cui il percorso è stato erogato. La presenza dell’assessore che in prima battuta faceva lezione confrontandosi direttamente con i nostri discenti».

A contribuire alla riuscita del lavoro la poetessa Mimma Scibilia: «Sono stata coinvolta in questo progetto che mi ha portato a parlare ai ragazzi per la prima volta di poesia. È stata un’esperienza bellissima perché i ragazzi hanno ben risposto alle stimolazioni che si riescono a dare e soprattutto si è creato coi ragazzi un rapporto umano molto bello. Ho parlato loro della cultura calabrese, degli elementi essenziali per scrivere una poesia e quindi dei vari Lorenzo Calogero, Costabile, della cultura che ha pagato in prima persona il fatto di essere nel mezzo dell’intellettualità calabrese, punita e colpevolizzata e fuori dai canoni ufficiali. Non disperiamo andiamo avanti facendo cultura e facendo leva sui giovani».

top