venerdì,Aprile 19 2024

Porti, Mega: «Al lavoro per i piani regolatori di Reggio e Villa»

In tema di opere prioritarie, risorse soltanto per i porti di Messina e Milazzo. «Nessuna esclusione», spiega il presidente dell’autorità portuale dello Stretto

Porti, Mega: «Al lavoro per i piani regolatori di Reggio e Villa»

Il porto di Reggio Calabria ha un piano regolatore risalente al 1960 mentre Villa San Giovanni non ne ha ancora uno. Ecco perché l’ultimo decreto del ministro Enrico Giovannini per le opere prioritarie nei porti italiani non poteva prevedere risorse per le principali infrastrutture calabresi di competenza dell’autorità di Sistema portuale dello Stretto. A ciò di aggiunga che, su Reggio Calabria ad esempio, tutti gli interventi possibili, nelle more del nuovo piano regolatore, sono già stati finanziati con altri fondi e sono adesso in fase di progettazione. Per ulteriori proposte è necessario definire i nuovi assetti delle infrastrutture. A spiegarlo è il presidente, Mario Mega.

Piani regolatori… da redigere

«Nessuna esclusione – spiega il presidente dell’autorità portuale dello Stretto, Mario Mega – dal momento che relativamente alle infrastrutture di Reggio Calabria e Villa San Giovanni, per tutti gli interventi possibili ci sono già i fondi anche del Ministero e sono in corso le fasi di progettazione. Per questi finanziamenti destinati alle opere prioritarie e assegnati ai porti di Milazzo e Messina, era necessario che le stesse opere fossero previste e compatibili con il piano regolatore del porto di riferimento. In questo momento Reggio ha un piano regolatore fermo al 1960, obsoleto e parziale, mentre Villa San Giovanni ne è addirittura sprovvisto. Stiamo già lavorando per colmare queste lacune ma, intanto, abbiamo assicurato ai due porti del reggino altre risorse e, appena avremo definito i nuovi assetti delle infrastrutture e avremo dunque il piano, elaboreremo anche altre proposte», ha spiegato ancora Mario Mega, presidente dell’autorità portuale dello Stretto.

Il documento di Programmazione strategica di Sistema

«Abbiamo già compiuto il primo passo verso la redazione del documento di Programmazione strategica di Sistema nei mesi scorsi, avviando le procedure con la consultazione pubblica. Il documento dovrà poi essere approvato. Credo che ci vorranno almeno tre anni prima che la procedura si concluda e che i porti afferenti all’autorità dello Stretto, abbiano il nuovo piano regolatore. Ma intanto le opere da realizzarsi a Reggio e Villa si rivelano fondamentali per lo sviluppo delle infrastrutture», ha spiegato ancora il presidente Mario Mega.

Gli interventi nel porto di Reggio Calabria

«Su Reggio sono stati finanziati la riconversione degli edifici insistenti nell’area portuale in strutture funzionali, la sistemazione degli ormeggi degli aliscafi, la riqualificazione della vecchia darsena di levante e la realizzazione del nuovo terminal crocieristico, degli apprestamenti di security delle aree portuali la security portuale e della pista ciclopedonale per collegare il lungomare Nord con quello Sud di Reggio. Con il nuovo piano, potremo prevedere la realizzazione della nuova darsena per traghetti e attività commerciali a Pentimele e la nuova darsena diportistica oltre la zona di Pentimele», ha spiegato ancora il presidente Mario Mega.

Gli interventi già in progettazione sono finanziati con i 15 milioni vincolati con l’emendamento Cannizzaro.

Gli interventi nel porto di Villa San Giovanni

«Nel porto di Villa San Giovanni in questo momento sono in fase di progettazione il potenziamento degli ormeggi dei mezzi veloci, la realizzazione della stazione marittima, compresi collegamenti tra stazione nuova e approdo mezzi veloci e traghetti, e la riqualificazione dello scivolo zero dove attualmente ormeggia la nave di Blueferries. Abbiamo in prospettiva di realizzare il nuovo porto con gli approdi del traghettamento a Sud», ha spiegato il presidente Mario Mega.

Il programma dei nuovi interventi, per oltre 72 milioni di euro destinati ai porti di Reggio Calabria e Villa San Giovanni è contenuto nel Documento di programmazione strategica di Sistema portuale presentato lo scorso giugno.

Opere prioritarie per i porti di Milazzo e Messina

Figurano anche tre proposte avanzate dall’autorità portuale di Sistema dello Stretto, tra quelle finanziate con il decreto del ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. Assegnate ieri alle AdSP italiane 40milioni di euro di risorse relative al piano 2022 e destinate alla progettazione di opere prioritarie utili allo sviluppo delle infrastrutture portuali e di queste sei milioni e seicento mila euro saranno destinate ad interventi nella sola area siciliana, sui porti di Milazzo e Messina. Uno step decisivo per poter poi accedere ai finanziamenti per realizzare opere del valore di circa un miliardo di euro.

Il dettaglio degli interventi

Assegnate all’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, per un importo complessivo di 6.600.000 euro, per opere prioritarie a supporto dello sviluppo dei Porti di Messina e di Milazzo e che, nel dettaglio, consentiranno di avviare rapidamente le attività progettuali per i progetti Falcata Revival, Stretto Link, Hub Eolie.
«Riteniamo l’ottenimento questi finanziamenti un importante risultato. Gli interventi adesso riconosciuti come prioritari dal Mims avranno altissime chance di poter accedere ai fondi nazionali ed europei per la loro realizzazione», ha dichiarato il presidente dell’autorità di sistema portuale dello Stretto, Mario Mega.

Falcata di Messina

Il progetto Falcata Revival consiste nella realizzazione di un Parco Urbano nella Zona Falcata di Messina, previa bonifica e riqualificazione dell’area, come da previsioni del Piano Regolatore Portuale approvato nel 2019 e con importo di tremila euro.

Il progetto Stretto Link riguarda il miglioramento del servizio di traghettamento sullo Stretto di Messina tramite una piastra logistica intermodale nelle zone San Filippo (già area Zes) e Contesse – che funga da autoparco per i mezzi pesanti, buffer disponibile per il traffico diretto al nuovo porto di Tremestieri, magazzini e le strutture necessarie per lo stoccaggio delle merci e le attività logistiche collegate – e spazi per il traffico da delocalizzare al realizzando porto di Tremestieri al fine di decongestionare il centro. Il tutto nell’ottica della nuova via Marina programmata dal comune di Messina. Importo stimato, duemilaseicento euro.

Hub Eolie

Infine il progetto Hub Eolie che punta alla riorganizzazione del porto di Milazzo, potenziando la funzione di collegamento tra la Sicilia e le Isole Eolie e valorizzando le aree Zes del retroporto di Milazzo e quelle dell’agglomerato industriale di Giammoro, al fine di realizzare anche una nuova viabilità. Importo stimato circa 1milione di euro.

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