venerdì,Aprile 26 2024

Aeroporto Reggio, verso nuova procedura di atterraggio di Enac: «Migliora l’operatività» – VIDEO

In occasione della riunione, l’Ente nazionale aviazione civile e Sacal hanno condiviso la necessità di lavorare insieme per il superamento delle restrizioni dello scalo. Al momento, per garantire la sicurezza del volo, restano i requisiti addestrativi

Aeroporto Reggio, verso nuova procedura di atterraggio di Enac: «Migliora l’operatività» – VIDEO

«La procedura, che non comporta alcun alleviamento dei requisiti addestrativi imposti ai piloti, potrà verosimilmente garantire una migliore operatività dello scalo. Interverrà sui termini di minime di avvicinamento sia per quanto riguarda l’altezza delle base delle nubi sia per la visibilità».

Così Enac chiosa la nota successiva alla riunione svoltasi ieri a Roma alla presenza di Sacal, la società che gestisce i tre aeroporti calabresi. La riunione ha avuto ad oggetto il lavoro congiunto per mitigare l’impatto delle restrizioni sull’operatività dello scalo di Reggio Calabria. Un impegno annunciato lo scorso anno dall’amministratore di Sacal, Marco Franchini.

Tecnologie satellitari

Ritenuto positivo l’esito dell’incontro al quale seguirà la verifica di una «nuova procedura strumentale di volo». Una intenzione condivisa sulla scorta della necessità di puntare al «superamento delle attuali restrizioni, nel rispetto e a tutela della sicurezza del volo». Ciò avvalendosi delle innovazioni tecnologiche dei sistemi di navigazione satellitare.

Enac riferisce anche dei prossimi step verso questo obiettivo e dell’individuazione del simulatore Full Flight per questa nuova procedura di atterraggio al Tito Minniti.

La simulazione dello scenario reggino

«Al fine di poter valutare l’accettabilità e le possibili mitigazioni delle non conformità rilevate sullo scalo, la procedura di navigazione dovrà essere provata nel modo più realistico possibile. Si ricorrerà a un simulatore di volo Full Flight che rappresenti un aeromobile del tipo di quelli impiegati normalmente per i servizi aerei di linea sullo scalo di Reggio Calabria (come, a titolo di esempio, A320 e B737). Sarà dotato anche di uno scenario che riproduca lo stato dei luoghi dello scalo reggino», riferisce Enac.

Grazie all’impiego di sistemi satellitari all’avanguardia, dunque, anche per lo scalo di Reggio potrebbero diventare possibili e praticabili avvicinamenti alla pista strumentali (non a vista). Da valutare anche con quali costi, visto che questi restano a carico delle compagnie aeree.

Addestramento e classificazione

Lo aveva sottolineato l’esperto Michele Buonsanti, pilota civile e docente di Modelli per la Sicurezza delle Infrastrutture e di Sicurezza e procedure della Navigazione aerea presso la facoltà di Ingegneria dell’università Mediterranea di Reggio Calabria. Aveva ricordato quanto l’accessibilità al conseguimento dei requisiti addestrativi fosse oggi agevolata rispetto al passato e quanto esistessero ancora margini di ulteriore miglioramento. Margini che certamente potrebbero avere anche delle ricadute sulla classificazione dello scalo che Enac, per motivi di sicurezza del volo, essendo rimasti fermi i requisiti addestrativi per l’equipaggio, ha mantenuto in categoria C.

«Un tempo il conseguimento dell’abilitazione per l’aeroporto di Reggio Calabria prevedeva un velivolo fermo nello scalo reggino dove l’equipaggio eseguiva tre decolli e tre atterraggi diurni e notturni. Da una ventina di anni ormai l’abilitazione si consegue presso simulatori Enac, con un notevole abbattimento di costi e impiego di risorse delle compagnie», aveva già spiegato il professore Buonsanti.

Addestramento con simulatori di volo

Per la generalità dei programmi di addestramento e/o controllo degli equipaggi di condotta degli aeromobili civili è ormai richiesto l’utilizzo dei simulatori di volo. Con essi è possibile replicare situazioni di emergenza in modo realistico, ma in condizioni di tutta sicurezza. In particolare «i simulatori di volo o Fstd (Flight simulation training device) sono sistemi basati a terra. Essi replicano il comportamento in volo di un tipo oppure di una classe di aeromobili». È quanto si legge sul sito di Enac.

Per la nuova procedura di atterraggio a Reggio Calabria, la tipologia di simulatore indicato in questa fase, alla quale seguirà la verifica, è la Full Flight. Si tratta di un sistema visuale più avanzato in considerazione dello scenario peculiare dello scalo. Condizioni che Enav ha ribadito formalmente nelle informazioni aeronautiche (Aip) relative allo spazio aereo nazionale, in vigore dallo scorso 26 gennaio.

Gli ostacoli alla piena visibilità

La qualificazione del pilota è richiesta, infatti, per via di specifiche circostanze che lo stesso si troverebbe a gestire atterrando a Reggio Calabria. Ciò anche in assenza di nube di cenere vulcanica. Data la posizione della pista 15/33, vi sono ostacoli alla piena visibilità. È necessaria, pertanto, una traiettoria prescritta per allinearsi alla pista e «in condizioni di forte vento, il mantenimento della suddetta traiettoria potrebbe indurre angoli di inclinazione accentuati». Inoltre «la particolare conformazione del terreno circostante e la presenza di avvallamento sulla pista 15/33 possono generare illusioni ottiche e le operazioni di decollo, riattaccata e “balked landing” richiedono particolare attenzione per la presenza di colline a sud del campo».

Questo il quadro di criticità che Enav ha nuovamente messo nero su bianco per atterrare a Reggio Calabria. Criticità il cui impatto sull’operatività dello scalo potrebbero essere mitigate da un addestramento tramite simulatore avanzato Full Flight.

«Nell’ambito dei simulatori Fstd rappresentativi di un determinato tipo di aeromobile, si distingue tra Ftd e Ffs. I simulatori Ftd (Flight Training Device), sono utilizzati prevalentemente per l’addestramento procedurale e sui sistemi peculiari dell’aeromobile rappresentato. I simulatori Ffs (Full Flight Simulator) sono dotati di sistemi avanzati di riproduzione visuale (visual system) e di riproduzione delle sollecitazioni inerziali caratteristiche dell’aeromobile simulato (motion system)», si legge ancora sul sito di Enac.

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