domenica,Aprile 28 2024

Reggio, entro il 2024 il primo cantiere per la messa in sicurezza del porto di Saline Joniche – VIDEO

Il presidente dell’autorità di sistema portuale dello Stretto, Mario Mega, conferma l’impegno della riapertura parziale entro i prossimi due anni per oltre un centinaio di barche

Reggio, entro il 2024 il primo cantiere per la messa in sicurezza del porto di Saline Joniche – VIDEO

Sempre più vicina una nuova fase per il porto di Saline Joniche, nel reggino, da sempre attanagliato da problematiche di insabbiamento che non ne hanno mai consentito una funzionalità piena e regolare.

Prosegue l’iter amministrativo che entro i prossimi due anni condurrà a una prima riapertura, seppure parziale. Ne beneficeranno i diportisti, fortemente interessati a potere fruire dei servizi che l’infrastruttura.

«A giorni la società incaricata ci consegnerà la bozza del progetto di fattibilità tecnico-economica con gli adeguamenti richiesti. Ne abbiamo già fatto richiesta. Il progetto sarà poi al centro di apposita conferenza dei servizi. Ci siamo assunti l’impegno di avviare il primo cantiere entro il 2024. Non vedo al momento impedimenti rispetto all’osservanza di questa scadenza». È fiducioso il presidente dell’autorità di sistema portuale dello Stretto, Mario Mega.

Un investimento di oltre 10 milioni di euro

«Sostanzialmente siamo stati autorizzati dal Consiglio superiore dei Lavori Pubblici a procedere intanto con una prima attività. Essa è stata riconosciuta come intervento messa in sicurezza dell’impianto, come da noi auspicato. Adesso dobbiamo concludere le verifiche del progetto. Solo dopo la conferenza dei servizi, che a breve contiamo possa essere convocata, esso passerà al vaglio di una società specializzata per la verifica finale. Si tratta di un investimento importante che abbiamo preventivato nella misura di 10 milioni di euro. Importo passibile di aumento che, però, potremo quantificare soltanto dopo la valutazione finale del progetto». Così prosegue il presidente Mega.

L’intervento rientra tra i 19 in programma nel 2024, in quanto presente nel programma triennale delle Opere Pubbliche 2024/2026, recentemente approvato dal comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto.

Accesso sicuro e gestione dei sedimenti

Lo studio condotto dall’università Mediterranea ha già chiarito che non un errore progettuale ma una cattiva gestione dei sedimenti fosse la causa dell’insabbiamento, offrendo soluzioni per prospettive finalmente positive. Questi, infatti, i primi obiettivi dell’autorità di Sistema portuale dello Stretto.

«Ci proponiamo di sistemare l’imboccatura perché il molo di sopraflutto è danneggiato e di avviare una gestione programmata dei sedimenti per evitare l’annoso insabbiamento. Sarà così creato un canale di accesso sicuro per imbarcazioni. Potremo solo allora valutare le richieste di privati, concessionari e associazioni, che vogliano installare a ridosso del sopraflutto dei pontili per mettere a disposizione, come promesso, di 100 – 120 posti barca. Sarà previsto anche uno spazio per i pescatori», prosegue ancora il presidente Mega.

Il recupero di tutte le banchine

All’orizzonte anche la riapertura totale del porto di Saline. Sono però richiesti interventi che vadano al di là della messa in sicurezza. Per essi, sarà pertanto necessario adottare prima il piano regolatore. È atteso da alcune settimane, e a breve dovrebbe arrivare, il parere della Regione Calabria relativo al Documento di pianificazione strategica di Sistema propedeutico al piano.

«Come per il porto di Reggio Calabria anche per il porto di Saline Joniche gli interventi più radicali dovranno attendere l’adozione del piano regolatore, il cui iter è in fieri. Nel caso di Saline non si tratta di adeguamento ma di un primo piano, visto che non ne ha mai avuto uno. Solo allora potremo pensare di recuperare tutte le banchine del porto secondo le finalità che saranno individuate nel piano. A procedere in questa direzione siamo stati sollecitati anche dal Consiglio superiore dei Lavori Pubblici. Il documento di pianificazione strategica di Sistema è prossimo alla fine del suo iter. Successivamente redigeremo e adotteremo piano». Così ha concluso il presidente dell’autorità di sistema portuale dello Stretto, Mario Mega. 

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