giovedì,Maggio 2 2024

Porto di Reggio, documento strategico dell’autorità di Sistema ancora in attesa del parere della Regione

C’è già l’ok della giunta Siciliana. Sarà poi necessario il passaggio ministeriale prima di redigere il piano regolatore che per l’infrastruttura reggina è fermo al 1960

Porto di Reggio, documento strategico dell’autorità di Sistema ancora in attesa del parere della Regione

Si è fermato in Cittadella l’iter di approvazione del documento di Programmazione strategica di Sistema dell’autorità dello Stretto, competente per i porti di Messina, Milazzo, Tremestieri, Reggio Calabria, Villa San Giovanni e Saline Joniche.

Nei giorni scorsi la Regione Siciliana ha provveduto alla deliberazione del parere necessario. La giunta regionale calabrese ancora non lo ha fatto, nonostante siano già passati più di due mesi, ben oltre il termine previsto dalla legge di 45 giorni.

L’iter amministrativo

Il documento è stato trasmesso dopo essere stato adottato dal comitato di gestione dell’Autorità di Sistema portuale dello Stretto, a seguito dei pareri favorevoli resi da tutti i Comuni interessati in sede di conferenza dei servizi. Dunque un iter al quale si lavora da tempo per dare slancio e prospettiva ai porti dell’area dello Stretto.

I pareri delle Regioni sono necessari per completare l’iter e ottenere il provvedimento finale che consentirà all’autorità di Sistema portuale di redigere il piano regolatore, strumento essenziale per la programmazione degli interventi di ampliamento da eseguire anche nel porto di Reggio Calabria.

Il piano sarà unico, come l’autorità, ma contemplerà gli indirizzi per tutte e sei le infrastrutture di competenza. Il piano del porto di Reggio Calabria, per il quale nelle scorse settimane sono stati annunciati significativi interventi di riqualificazione, è fermo dal 1960. Il porto di Villa San Giovanni e di Saline Joniche non ne hanno mai avuto uno.

Insomma uno strumento necessario anche per compiere dei passi in avanti sul fronte portuale del versante calabrese dello Stretto.

Soltanto dopo il parere delle Regioni, a questo punto della sola Regione Calabria, sarà il Ministero a dovere approvare in via definitiva il Documento, già passato al vaglio e approvato dalla conferenza nazionale delle autorità di Sistema presieduta dal vice ministro Rixi.

Il programma di opere dell’Autorità

In attesa che l’iter si concluda, prosegue il lavoro dell’Autorità di Sistema portuale dello Stretto, presieduta da Mario Mega. Lo scorso 25 ottobre il comitato di gestione dell’Autorità ha approvato all’unanimità il bilancio di previsione del 2024 e il bilancio pluriennale 2024/2026. Approvati anche il programma triennale delle Opere Pubbliche 2024/2026 e il programma biennale 2024/2025 degli acquisti e dei servizi.

In particolare il piano annuale 2024 contempla 19 interventi infrastrutturali, già avviati o da avviare nel corso dei dodici mesi, per una spesa complessiva di quasi 130 milioni di euro. L’importo è finanziato nella misura di 34 milioni e 650mila euro con fondi dello Stato e nella misura di 95 milioni e 330mila euro con fondi propri dell’Ente.

Gli interventi sul versante calabrese dello Stretto

Tra gli interventi più significativi figurano la ristrutturazione della banchina Margottini del porto di Reggio Calabria. Essa sarà così pronta per la destinazione croceristica prevista nella cornice del nuovo water front portuale. Si tratta di un investimento di quasi 11 milioni di euro.

Previsti anche la realizzazione di pensiline di protezione dei camminamenti pedonali dal terminal Rfi al terminal Caronte&Tourist per un importo di oltre 1 milione e mezzo di euro e il risanamento strutturale della banchina scivolo “0” con poco più di 6 milioni di euro, nel porto di Villa San Giovanni.

Sul versante reggino previsti anche interventi urgenti per il parziale ripristino dell’accessibilità e rifunzionalizzazione del porto di Saline Ioniche, con un importo di 10 milioni di euro.

All’orizzonte anche l’elettrificazione delle banchine portuali di Messina, Reggio Calabria e Milazzo con un investimento di oltre 23 milioni di euro del piano nazionale complementare al Pnrr. L’intervento mira a consentire alle navi ormeggiate di spegnere i motori, riducendo così le emissioni atmosferiche e acustiche

Il Piano Triennale ovviamente prevede anche gli interventi annunciati nelle scorse settimane con riferimento alla riqualificazione del molo di Levante del porto di Reggio Calabria. Si tratta del nuovo terminal crociere di Reggio Calabria e della sistemazione di ormeggi e delle pensiline nell’area della stazione marittima di Reggio Calabria. Prevista anche la realizzazione della pista ciclo-pedonale di attraversamento longitudinale del Porto di Reggio Calabria.

Il piano prevede, altresì, la realizzazione del potenziamento degli ormeggi e della nuova stazione marittima passeggeri nel Porto di Villa San Giovanni.

Grandi prospettive dunque attendono anche i porti del versante calabrese dello Stretto.

La pulizia dello specchio d’acqua

L’Autorità nei giorni scorsi ha anche affidato il servizio di pulizia dello specchio acqueo del porto reggino per un periodo di un anno ad un Raggruppamento Temporaneo di Imprese. Esso è composto da Love Boat (mandataria), Cappelletti Servizi Ambientali (mandante) e Mare Pulito (mandante).

L’attività di pulizia si svolgerà attraverso l’impiego giornaliero, in via sperimentale, di un drone acquatico. Esso si occuperà della raccolta dei rifiuti galleggianti di ogni forma e materiale (plastica, organico, carta, tessuto, gomma e contaminanti).

Sarà anche installato un sistema di controllo da remoto, mediante telecamere, per monitorare l’ingresso di rifiuti nello specchio acqueo e la loro presenza in superficie. Il drone è dotato di sensori per la qualità dell’acqua. Essi permetteranno di monitorare lo stato di salubrità delle acque portuali.

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