sabato,Aprile 27 2024

Aeroporto Reggio, la nuova procedura di atterraggio non sarà prevista nelle prossime carte di volo

Il rilancio del Tito Minniti affidato alle nuove rotte, al momento solo di Ryanair, e allo sviluppo turistico. Ancora Enac non ha formalizzato i nuovi parametri di navigazione aerea testati da Enav e che, dunque, non saranno previsti nelle informazioni aeronautiche in vigore nelle prossime settimane

Aeroporto Reggio, la nuova procedura di atterraggio non sarà prevista nelle prossime carte di volo

Pare che il rilancio dell’aeroporto Tito Minniti di Reggio Calabria non possa contare, almeno per il momento, sulla nuova procedura annunciata alla fine dello scorso anno dal ministro dei Trasporti e Infrastrutture Matteo Salvini. Enav l’ha testata e ha dato parere positivo. Dunque la procedura è chiusa per Enav ma non per Enac che è l’autorità deputata ad emettere il provvedimento formale.

Il rilancio del Tito Minniti passa per adesso dai nuovi voli Ryanair e dallo sviluppo turistico legato a essi a doppio filo. Eventuali altre compagnie low cost, intercettate da Sacal nelle sue attività di Meo test, non potrebbero oggi contare sulla nuova procedura, come del resto non farà Ryanair che però a Reggio farà base.

Pare, infatti, che la Required Navigation Performance Authorization Required – Rnp Ar – per la pista 33 del Tito Minniti di Reggio Calabria non sarà presente sulle prossime carte di volo (tecnicamente le Informazioni aeronautiche relative allo spazio aereo nazionale Aip).

Le prescrizioni ancora vigenti

Dunque si volerà almeno per il momento con le prescrizioni già note. Sarà necessaria una traiettoria prescritta per allinearsi alla pista e «in condizioni di forte vento, il mantenimento della suddetta traiettoria potrebbe indurre angoli di inclinazione accentuati». Inoltre «la particolare conformazione del terreno circostante e la presenza di avvallamento sulla pista 15/33 possono generare illusioni ottiche e le operazioni di decollo, riattaccata e “balked landing” richiedono particolare attenzione per la presenza di colline a sud del campo».

Traiettorie e addestramento

Ancora nessuna nuova procedura vigente per il momento, senza dimenticare che la pista 15/33, comunque, continuerebbe non poter essere interessata da una procedura strumentale di precisione.

La nuova procedura, con una manovra di avvicinamento finale a vista più soft e correzioni minime di per sé agevolerà l’atterraggio. Resterà però una manovra da condurre a vista e non in modo strumentale. Dovrà, comunque, essere eseguita dopo addestramento per il quale Enac ha già proposto il conseguimento tramite simulatore, rendendolo di fatto più accessibile. È comunque una procedura che ancora non può essere praticata per atterrare al Tito Minniti. Su di essa eventuali altre compagnie low cost, interessate a volare su Reggio senza però fare base come Ryanair, non potranno ancora contare.

La base già garantisce il training

E infatti, Ryanair non ha deciso di volare su Reggio con l’aspettativa di questa procedura. Certamente attrattive sono state le ingenti politiche di investimento delle Regione. La questione delle restrizioni era già stata ampiamente superata dal posizionamento di una base su Reggio Calabria, con tanto di “pernottamento” del vettore al Tito Minniti. Circostanza confermata anche in occasione della conferenza stampa per la presentazione dei voli di febbraio.

«Ci sono aeroporti difficili in Europa e Reggio Calabria è tra questi ma noi facciamo training. Per altro avremo a Reggio una base per cui decolleremo e atterreremo a Reggio ogni giorno anche due volte. Ciò è di per sé un’ottima attività di training, aspetto che per noi è assolutamente di primo piano». Così aveva risposto l‘amministratore delegato di Ryanair, Eddie Wilson, lasciando intendere che l’addestramento, per il quale resta l’obbligo al Tito Minniti, sarà stato in realtà insito nell’attività quotidiana di volo senza ulteriore impegno in capo alla compagnia. Più che le restrizioni, preoccupano la compagnia irlandese le addizionale municipali che l’Italia ancora non ha abolito.

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