sabato,Aprile 27 2024

Cinquefrondi, per l’integrazione dei migranti un ostello delle Chiese Evangeliche in Italia

Il sindaco di Taurianova Roy Biasi: «Ci si muove in una direzione concreta»

Cinquefrondi, per l’integrazione dei migranti un ostello delle Chiese Evangeliche in Italia

La collaborazione del Comune per la realizzazione del progetto “AbitAzioni”, curato dalla Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, è stata assicurata dal sindaco Roy Biasi che ha partecipato stamattina a una riunione operativa nella sala consiliare di Cinquefrondi. Il Piano, implementato dalla prefettura e finanziato con i fondi Fami (Fondo asilo, immigrazione e integrazione), prevede l’apertura nel centro cittadino – nella zona chiamata “sotto gli alberi” – di un ostello sociale destinato, per la permanenza temporanea, ad una decina di migranti, facendo il paio con una analoga struttura, più grande, che la cei da due anni ha già attivato a San Ferdinando.

Si tratta di un percorso coadiuvato anche dall’assessorato regionale al Welfare, guidato Emma Staine, rappresentato nella riunione da due funzionari.

«Si tratta – ha detto il sindaco Basi – di un progetto che sposiamo in pieno perché va nella stessa direzione dell’integrazione concreta, non per slogan, che questa Amministrazione Comunale persegue, anche tramite la nostra Agenzia sociale per l’Abitare, che ha già promosso forme di affitto condiviso, che vedono l’ente compartecipare alla locazione a favore dei migranti regolari che in tal modo vivono in città senza avere l’assillo di non potersi permettere una normale abitazione».

Alla riunione di Cinquefrondi, il Comune oltre che con il sindaco – che si è confrontato con i colleghi di Cinquefrondi, San Ferdinando, Camini, Camini, Giffone, nonché con l’equipe dell’Unical di supporto al progetto ha partecipato anche con gli assessori all’Immigrazione e all’Urbanistica, Maria Fedele e Simona Monteleone, e con la responsabile dell’Agenzia, Noemi Asciutto.

«Taurianova – ha proseguito il sindaco Biasi – è al centro di progetto peculiari che giustamente hanno avuto fin qui l’attenzione anche della stampa nazionale, che ha riconosciuto i risultati del nostro sforzo per aggredire un problema atavico nella Piana di Gioia Tauro, assicurando finalmente diritto all’abitare e vera integrazione ai lavoratori stagionali regolari, con l’obiettivo di svuotare i ghetti nelle campagne che tanto disagio e disumanità provocano».

Proprio su questo il sindaco ha riferito sulle ultime novità relative alla prossima apertura del Borgo Sociale di contrada Russo, la struttura finanziata con i fondi Supreme, destinata ad accogliere un centinaio di migranti regolari.

«Il Borgo è pronto e il Comune l’ha realizzato in tempi veramente record – ha concluso il sindaco – pur muovendosi tra mille difficoltà tecniche, ultima delle quali quella creata dall’Enel che ha impiegato 8 mesi per curare gli allacci in questa zona di campagna, dove andranno a trasferirsi coloro che attualmente abitano nella vicina baraccopoli. Per quanto ci riguarda, l’auspicio è che le interlocuzioni che abbiamo in corso con la Regione possano garantire una prosecuzione nel tempo del progetto,
un tutoraggio che vada oltre il periodo del finanziamento attuale, in modo che questa realtà che fa parlare di Taurianova come di un modello virtuoso possa creare obiettivi stabili e duraturi nel tempo».

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