In una nota diffusa alla stampa, i rappresentanti della minoranza contestano al primo cittadino «dichiarazioni non pertinenti, diversivi politici e continue accuse alla precedente amministrazione», nonostante – sottolineano – «da un anno e mezzo il sindaco sia lui».

Il caso riguarda la scuola cittadina, più volte rimasta senza acqua e segnata, secondo la minoranza, da condizioni igienico-sanitarie «precarie». Per i consiglieri, l’installazione del serbatoio idrico, decisa solo dopo le proteste di molti genitori, è stata una misura tardiva: «Non è un merito – affermano – ma il minimo necessario dopo mesi di segnalazioni rimaste inascoltate».

Al centro del confronto anche il progetto PNRR relativo alla nuova scuola o alla riqualificazione dell’edificio esistente. L’opposizione rivendica la paternità del progetto preliminare e accusa il sindaco di attribuirsene indebitamente la gestione: «Il progetto da 220 mila euro per la progettazione esecutiva era già agli atti del Comune. Era un passaggio obbligato per partecipare ai bandi successivi e verificare la vulnerabilità statica dell’edificio. È sorprendente che oggi il sindaco faccia una colpa alla precedente amministrazione per aver voluto garantire sicurezza ai bambini».

La minoranza accusa inoltre l’amministrazione di aver partecipato al bando regionale senza ottenere alcun finanziamento: «Mente quando sostiene che l’esclusione sia presunta. Ha partecipato e, come accade spesso, è stato escluso. Altri Comuni con criticità analoghe hanno ricevuto integrazioni ministeriali. Bova Marina no, per mancato rispetto delle procedure».

Secondo i consiglieri, la mancata assegnazione delle risorse avrebbe comunque potuto lasciare margini di intervento: «Anche fondi ritenuti insufficienti avrebbero permesso di migliorare gli edifici attualmente usati in emergenza. La verità – sostengono – è che in un anno e mezzo non è stato fatto nulla. Le uniche azioni visibili sono lo sgombero dei vecchi arredi e il loro accatastamento in spazi frequentati dagli studenti, come dimostrano le foto».

L’attacco prosegue anche sul piano politico-amministrativo: «L’amministrazione continua ad accusare chi ha governato in passato, dimenticando che le risorse oggi in cassa – come quelle per il lungomare – sono frutto del lavoro di chi c’era prima. Non è lesa maestà chiedere al sindaco, incapace di reperire nuovi fondi, di spendere almeno quelli ereditati».

La nota si chiude con un invito diretto al primo cittadino: «Speriamo che Zirilli comprenda che la campagna elettorale è finita. Governi davvero, nomini un vicesindaco, compatti la maggioranza e smetta di accentrare tutto. I cittadini sanno distinguere chi informa correttamente da chi prova a nascondere l’inerzia dietro accuse infondate».