Ripristinare le guardie mediche nei centri più periferici nel rispetto del diritto alla salute garantito dalla Costituzione. Lo chiedono a gran voce i sindaci della Locride, riunitisi eccezionalmente a Stilo per discutere dell’isolamento sanitario patito soprattutto dai centri dello Stilaro. A preoccupare gli amministratori locali è il funzionamento a singhiozzo delle guardie mediche, soprattutto nel fine settimana. «Viviamo con un’angoscia costante, non solo quella di poter accusare un problema di salute da un momento all’altro – è il grido d’allarme del sindaco di Bivongi Giulia Zaffino – ma anche quella di vivere lontano da un Pronto Soccorso e da un qualsiasi presidio di prima assistenza. Qui tutto è lasciato alla buona volontà di qualche medico locale che interviene per tamponare le emergenze. Sono situazioni insopportabili e non degni di un paese civile. Non chiediamo la luna, ma un minimo di attenzione per questo territorio la meritiamo».

L’argomento è stato posto all’attenzione della conferenza dei sindaci dell’Asp da parte del delegato Mariateresa Fragomeni, la quale ha ammesso le oggettive difficoltà dell’azienda sanitaria provinciale reggina a reperire personale. «Serve rendere i concorsi più attrattivi in Calabria, e per renderli più attrattivi bisogna mettere più soldi – ha evidenziato – Da sindaco sono pronta a rinunciare al punto di guardia medica di Siderno perché è più necessario nello Stilaro e in altre zone dell’entroterra. Non sarebbe un grave dramma».

Sul tavolo anche la grave crisi idrica, per cui ieri il governatore Occhiuto ha dichiarato lo stato di emergenza, che rischia di sferrare il colpo di grazia all’agricoltura locridea. «E’ necessario trovare soluzioni immediate – ha espresso il presidente dell’associazione dei comuni della Locride Vincenzo Maesano – che devono tenere conto non solo della mancanza di acqua, ma anche il fatto che è un servizio esoso ai cittadini e non deve continuare a gravare in modo pesante sulle nostre comunità». Per il padrone di casa Giorgio Tropeano «Non si fanno più interventi e investimenti sulla rete e sulle fonti di adduzione da tantissimi anni. Questo ci penalizza. A Stilo abbiamo una quantità di litri al secondo di gran lunga inferiore rispetto al periodo invernale».