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Una sala consiliare gremita, decine di rappresentanti del tessuto associativo e produttivo melitese, un clima di confronto vivo, costruttivo, carico di attesa e di possibilità. Così è iniziato, stamattina, il primo incontro operativo promosso dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Tito Nastasi: un appuntamento voluto per disegnare insieme il calendario estivo e porre le basi di una nuova stagione di partecipazione civica e rilancio culturale. Una riunione che ha segnato, di fatto, l’apertura concreta di un ciclo amministrativo fondato sul principio del coinvolgimento attivo della cittadinanza.
Convocata ufficialmente nei giorni scorsi, la riunione ha visto la presenza attiva di comitati civici, associazioni sportive, culturali, ambientaliste, operatori commerciali, singoli cittadini e rappresentanti del settore turistico. Una composizione variegata e vitale, che ha confermato quanto il desiderio di contribuire alla rinascita del paese sia radicato nel cuore della comunità melitese. Tra i presenti, anche rappresentanti di storiche realtà associative del territorio, giovani esordienti nel campo dell’animazione culturale e piccoli imprenditori locali pronti a mettersi in gioco. Tutti accomunati da un obiettivo condiviso: rendere Melito Porto Salvo una comunità viva, accogliente e attrattiva.
«C’è voglia di partecipazione, di condivisione, ma soprattutto c’è voglia di dare una mano al paese – racconta il sindaco Nastasi ai nostri microfoni a margine dell’incontro -. Come ho detto in campagna elettorale e ribadisco oggi, la partecipazione, il confronto, la condivisione sono elementi imprescindibili della nostra azione amministrativa. Abbiamo bisogno di tutti e chiederemo umilmente l’aiuto di tutti, senza alcuna remora». Un’apertura decisa verso una nuova fase del rapporto tra amministratori e cittadini, in cui l’ascolto non è un atto formale, ma un impegno quotidiano e strutturale.
L’obiettivo dichiarato è quello di costruire, insieme ai cittadini, un calendario di eventi che non sia semplicemente una lista di appuntamenti estivi, ma l’espressione di un’identità collettiva, di un nuovo modo di vivere la città. Un’estate della cultura, dell’incontro, dell’accoglienza. E già dal primo confronto sono emerse proposte, idee, disponibilità. Dalla musica dal vivo al teatro all’aperto, dai laboratori per bambini agli itinerari tematici, le proposte emerse spaziano tra generi, target e ambiti di intervento, segno tangibile di una creatività diffusa che chiede solo di essere valorizzata e messa in rete.
Nel corso della riunione, il sindaco ha anticipato anche alcune iniziative che l’amministrazione intende portare avanti nei prossimi mesi. Tra queste, la valorizzazione della struttura dell’ex Mercato Coperto, destinato a diventare la «Casa della Cultura», partendo dalla donazione di ben 7mila volumi da parte della famiglia dello scrittore Rocco Familiari e da un finanziamento ottenuto dal bando regionale per le biblioteche. Uno spazio che ambisce a essere un luogo vivo di attività culturali, incontri e formazione, e che verrà intitolato a Pietro Familiari, figlio prematuramente scomparso. Un progetto ambizioso che punta a creare un presidio permanente di cultura e aggregazione, aperto al contributo di studiosi, operatori culturali e semplici cittadini.
Non meno importante, il rilancio del Museo Garibaldino, parte di una strategia più ampia per valorizzare i luoghi identitari della città, restituendoli alla fruizione pubblica e alla centralità nel racconto del territorio. Un patrimonio storico che può e deve tornare a essere riferimento per i giovani, oltre che strumento di promozione per il territorio.
Un incontro che è stato anche momento di ascolto della cittadinanza, e che è stato il segnale di un vero e proprio metodo che rispecchia le modalità con cui l’amministrazione Nastasi intende amministrare il comune più grande dell’Area Grecanica. Un metodo che punta a ricucire il rapporto tra istituzioni e cittadinanza, a stimolare corresponsabilità, a mettere a sistema energie diffuse troppo a lungo rimaste ai margini. Un metodo che non pretende adesione passiva, ma invita alla costruzione di comunità.
Nelle prossime settimane, ha annunciato il sindaco, partirà un tavolo permanente di lavoro con le associazioni, per accompagnare la definizione delle iniziative e garantire continuità al confronto. Intanto, giovedì 12 giugno si terrà il primo consiglio comunale di insediamento: in quella sede saranno ufficializzati i nomi della nuova giunta, ormai già definita. Sarà un ulteriore momento di confronto pubblico, occasione per delineare le deleghe, i ruoli e le priorità della nuova macchina amministrativa.
È una comunità, quella di Melito, che vuole tornare a respirare, a camminare insieme. E lo fa partendo dal basso, con la forza silenziosa e tenace delle sue persone. E se la rinascita di Melito passerà dalla partecipazione, la giornata di sabato sarà ricordata come il primo passo vero in quella direzione. Una giornata che ha restituito speranza, motivazione, e la consapevolezza che un cambiamento autentico è possibile solo se portato avanti insieme. In quel senso di appartenenza che, dopo anni difficili, sembra voler tornare protagonista nella vita pubblica.