Il vicepremier e ministro dei Trasporti rispondendo alle domande di Mario Sechi ha sostenuto che «le società hanno voluto fare ancora più verifiche»
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«Entro l'anno si potranno aprire i cantieri (del ponte sullo Stretto, ndr). Io avevo detto entro l’estate ma le società hanno voluto fare ancora più verifiche ed è giusto essere ancora più scrupolosi di quello che la norma prevede». Così il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, intervistato da Mario Sechi a un evento organizzato dal quotidiano Libero, a Roma. Per il ponte sullo Stretto, ha continuato il ministro, «gli stanziamenti sono già nel cassetto. Se avessi dovuto aspettare questa legge di Bilancio il ponte lo faccio a casa mia, alla Camilluccia». Alla domanda se il Ponte sullo Stretto potrebbe realizzare di fatto l'unità d'Italia? il vicepremier ha risposto: «Sì, perché finalmente conclude uno dei corridoi dell'Ue che comincia a Palermo e finisce a Helsinki, perché il ponte permette al treno di viaggiare senza interruzioni e per questo non capisco le opposizioni. Quelle che capisco meno sono le opposizioni degli ambientalisti per quelle 250 mila tonnellate di emissioni di C02 emesse in meno».

