«La Corte dei Conti ha inferto un duro colpo al progetto per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, negando il visto di legittimità sulla delibera CIPE. La decisione, basata su rilievi che sollevano dubbi sulla sostenibilità economica e il rispetto delle normative ambientali europee». Ad affermarlo in una nota è il sindaco ff di Platì Giovanni Sarica.

«Questo è solo l’ultimo di una serie di segnali che evidenziano come il nostro governo, sia poco attento su come utilizzare i fondi in Calabria. Da anni, nel nostro comune giace una struttura incompiuta, frutto della progettazione della Bovalino-Bagnara, un’opera fondamentale per il nostro sviluppo socio-economico. Questa arteria di collegamento è cruciale per le aree interne e per l’Aspromonte, e potrebbe contribuire in modo significativo a contrastare lo spopolamento che attanaglia le nostre comunità».

«È inaccettabile che il governo non si confronti con i sindaci, gli amministratori e i cittadini per comprendere le reali necessità della Calabria. Le opere pubbliche che attendiamo, come la statale 106, recentemente definanziata, la doppia canna della Limina, l'alta velocità da Salerno a Reggio Calabria e la Pedemontana della Piana di Gioia Tauro, sono tutte testimonianze di un’assenza di visione e di programmazione».

«In aggiunta a queste problematiche infrastrutturali, la nostra sanità continua a essere trascurata. I servizi sono inadeguati e non all’altezza delle aspettative di una popolazione come quella di Platì che, nonostante le difficoltà, continua a mostrare la più alta percentuale di natalità in Italia e seconda in Europa. È una contraddizione inaccettabile che, nonostante la vitalità demografica, ci troviamo a fronteggiare il dramma dello spopolamento».

«Invito dunque il governo a rivedere le proprie priorità e a considerare la Calabria non come un territorio da dimenticare, ma come una regione ricca di potenzialità, che merita attenzione e investimenti concreti. La nostra comunità è pronta a collaborare, ma è fondamentale che le istituzioni centrali si facciano carico delle problematiche locali, ascoltando le voci dei sindaci e dei cittadini» ha concluso Sarica.