Secondo quanto denunciato, i lavori risultano di fatto fermi da mesi, nonostante dal cartello di cantiere fosse indicata come data di ultimazione il mese di marzo dell’anno in corso. Un dato che contrasta apertamente con gli annunci pubblici dell’Amministrazione comunale e della Sindaca, che avevano più volte assicurato la disponibilità dell’edificio per l’inizio dell’anno scolastico 2024/2025, sulla base di un cronoprogramma di circa 270 giorni con avvio a gennaio 2024.

Cantiere inattivo e silenzio istituzionale

La realtà, tuttavia, appare ben diversa: il cantiere è inattivo e, denunciano i consiglieri, mancano comunicazioni ufficiali chiare e tempestive rivolte alla cittadinanza e al Consiglio comunale. Durante l’esecuzione dell’opera si sarebbero registrate lunghe e ripetute sospensioni dei lavori, oltre alla predisposizione di una perizia di variante che avrebbe provocato un significativo slittamento dei tempi.

Per la minoranza, questa situazione rappresenta un evidente deficit di trasparenza amministrativa e una grave lesione del ruolo di controllo del Consiglio comunale.

Richiamate le responsabilità previste dalla legge

Nell’interrogazione vengono richiamate le precise responsabilità previste dal Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023). La stazione appaltante, il Responsabile Unico del Progetto (RUP) e la Direzione Lavori sono tenuti a garantire il rispetto dei tempi contrattuali, il controllo dell’esecuzione dell’opera e l’attivazione di misure in caso di ritardi, comprese penali o risoluzione del contratto nei casi più gravi.

Anche l’impresa appaltatrice è obbligata al rispetto del cronoprogramma, salvo sospensioni formalmente motivate.

Rischio danno erariale e perdita dei finanziamenti

Il protrarsi dell’inattività del cantiere, secondo i consiglieri, potrebbe comportare un danno erariale, un aggravio dei costi complessivi e, nei casi più critici, la perdita totale o parziale del finanziamento.

Ma il ritardo non viene letto solo come un problema tecnico: «Il mancato rispetto degli impegni assunti pubblicamente nella realizzazione di una scuola – sottolineano – è il simbolo di una gestione amministrativa inefficace e rappresenta una chiara responsabilità politica che ricade direttamente sugli studenti e sulla fiducia dei cittadini».

I consiglieri chiedono inoltre che la risposta venga fornita per iscritto, corredata da atti amministrativi, cronoprogramma aggiornato e documentazione tecnica, per consentire l’esercizio pieno del ruolo di indirizzo e controllo.

La vicenda della nuova scuola “Corrado Alvaro” si conferma così uno dei nodi più delicati dell’attuale gestione amministrativa, con ricadute dirette sul futuro degli studenti e sulla credibilità delle istituzioni locali.