lunedì,Maggio 6 2024

Reggina, lascia o raddoppia? Perchè Inzaghi può pensare alle due punte

L'opzione Gori attira, Ménez sembra e merita di essere imprescindibile. E se la soluzione fosse un cambio di modulo? Le ipotesi

Reggina, lascia o raddoppia? Perchè Inzaghi può pensare alle due punte

La Reggina è chiamata alla reazione. Le due sconfitte con Parma e Perugia hanno livellato l’entusiasmo che gravitava in orbita amaranto, comunque al momento bel oltre le aspettative estive. Inzaghi, però, a Cagliari vuol tornare a fare punti e l’Unipol Domus sarebbe teatro ideale per farlo in grande stile.

L’allenatore amaranto Filippo Inzaghi

Prevedibilità? No, ma…

Quel che appare è che la Reggina, sopratutto negli ultimi 180 minuti, abbia avuto chiuse le vie di gioco che tanto le avevano portato in dote nelle prime otto giornate. Il 4-3-3 di Inzaghi resta naturalmente il modulo sul quale questa squadra è stata costruita; ciò non vuol dire, però, che sia l’unico praticabile, come visto anche a partita in corso.

La possibilità di usare quattro esterni dotati di ottima gamba, infatti, regala l’ipotesi di poter vedere dall’inizio anche quel 4-4-2 – molto offensivo – ammirato nei finali delle partite in cui la Reggina era sotto nel punteggio. Ricci o Canotto da una parte, Rivas o Cicerelli dall’altra: semplicemente arretrati di qualche metro. Uno scenario del genere permetterebbe a Inzaghi di affiancare a Ménez una prima punta di peso, quel Gabriele Gori che tanto in forma appare.

Gabriele Gori esulta dopo il gol segnato al Cittadella

Per l’ex Cosenza due reti in campionato, mai una chance da titolare. Regalare al 7 un compagno di reparto, tuttavia, permetterebbe alla Reggina di avere più possibilità offensive e al francese più libertà tecnico-tattica. Già nel finale della gara con il Perugia Ménez si è spesso svincolato dall’area avversaria: fattore che a uno come lui non può che fare anche bene. A Cagliari poi, la difesa sarda sarà fisicamente strutturata: Liverani può contare su gente come Capradossi (185 cm) e Altare (190). Un corazziere come Gori (187) potrebbe servire, anche per tenere palloni importanti lì davanti.

Certo, di contro, servirebbe sacrificare due centrocampisti fra Hernani, Majer e Fabbian, dando per scontato che in un disegno tattico del genere non potrebbe mancare l’attitudine difensiva di Lorenzo Crisetig.

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