martedì,Maggio 14 2024

Emergenza sanitaria a Reggio Calabria, l’Asp ha bisogno di oltre 3.700 medici

Dal documento redatto dalla commissaria Di Furia emergono gravi carenze. Così fornire un’assistenza sanitaria adeguata diventa un’impresa

Emergenza sanitaria a Reggio Calabria, l’Asp ha bisogno di oltre 3.700 medici

Sono oltre 3.779 i medici di cui l’Asp di Reggio Calabria ha bisogno per coprire le posizioni ad oggi scoperte. Nel prospetto del fabbisogno del personale per il 2022, la commissaria Lucia di Furia elenca una serie di professionalità ad oggi carenti nell’intera provincia.

Che l’emergenza legata al personale sanitario fosse una realtà da affrontare era evidente ma che si trattasse di un numero così elevato non era prevedibile.

Quella presentata è «una traslazione da uno strumento programmatico statico, come la dotazione organica, ad uno strumento di natura gestionale e dinamica, che definisce le necessità in base a due essenziali parametri: il budget di spesa disponibile e le concrete esigenze da soddisfare, rimuovendosi così gli “aprioristici” limiti posti dalla dotazione organica; tale nuova impostazione determina- si legge nella delibera dell’Asp – un processo di maggiore responsabilizzazione delle amministrazioni, chiamate ad operare una redistribuzione del personale e scelte allocative delle nuove immissioni di personale, sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo, tenendo conto delle effettive esigenze e non più di precostituite determinazioni di fabbisogni; la maggiore elasticità del sistema ha lo scopo precipuo di orientare le risorse verso quegli ambiti di azione ritenuti maggiormente rispondenti alle esigenze espresse dai fruitori nonché di sviluppo dei servizi offerti e di miglioramento della qualità».

Le necessità del territorio

Un’analisi dettagliata di quelle che sono le necessità del territorio che chiede in particolare 907 dirigenti medici, 51 dirigenti dell’area veterinaria, 77 dirigenti sanitari non medici, 51 dirigenti delle professioni tecnico amministrative e ben 2693 professionisti di comparto.

E per quanto questa cifra possa sembrare enorme, anche in virtù delle denunce che il sindacato della Uil ha lanciato invitando la commissaria a verificare il numero di medici “imboscati”, è comunque inferiore alle richieste avanzate nel 2020 che superavano le 4mila unità. Un dato legato alla riduzione delle prestazioni che conta, però, un investimento di 159 milioni e 632mila euro. E guardando la distribuzione del personale richiesto emerge, come Il Reggino ha segnalato più volte, l’enorme e preoccupante carenza del personale dedicato all’emergenza urgenza e al 118.

La sfida

Le richieste così come le emergenze sono state tutte messe nere su bianco, la sfida è quella di riuscire a reclutare il personale necessario a soddisfare un fabbisogno importante mentre continua a precipitare la situazione strutturale: Scilla docet.

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