giovedì,Aprile 25 2024

Medici cubani, Uil contro Occhiuto: «Soldi buttati, in Calabria centinaia di imboscati»

Il sindacato «Molti medici precari del 118 avrebbero accettato di buon grado di lavorare con 5mila euro al mese»

Medici cubani, Uil contro Occhiuto: «Soldi buttati, in Calabria centinaia di imboscati»

«Questa è una vergogna per la Calabria. Probabilmente il presidente Occhiuto paga l’inesperienza in campo gestionale, sarà anche un politico di lungo percorso ma per gestire la sanità calabrese serve programmazione e non soluzioni creative». Il segretario generale della Uil Reggio Calabria Nuccio Azzarà non le manda a dire e sulla vicenda dei medici cubani prova ad andare oltre alle polemiche e chiede risposte.

«La Uil sul problema ha una posizione chiara e nettamente contraria perché parte da un punto di vista che riguarda i lavoratori e riguarda anche i cittadini. È stata una “trovata” che a nostro avviso è addirittura indecorosa». Il sindacato a muso duro prende posizione contro la scelta della regione di arruolare i 500 medici cubani e le motivazioni sono chiare: «Invece di dare ai lavoratori il giusto che sono le indennità covid, la produttività, le divise, gli strumenti necessari per potersi difendere si trovano 27 milioni di euro per andare a cercare dei medici oltreoceano. Questo è una sorta di modo di pensare la sanità in modo creativo».

Tanti dubbi e interrogativi relativi alla gestione della sanità calabrese ma, in particolare alle mancate risposte date ai cittadini in termini di servizi e, ancora oggi, il sindacato incalza su questioni lasciate in sospeso: «Perché non si danno risposte alla Uil quando dice che sul territorio reggino, sull’ASP insistono ben 800 medici per 200 posti letto attivi? Possiamo capire che cosa fanno gli anestesisti che non sono in corsia? Possiamo capire che cosa fanno i cardiologi che non sono nelle giuste faccende affaccendate? Prima di andare a reclutare personale in modo creativo intanto utilizziamo i professionisti per quello che sono pagati e per cui sono stati assunti».

Ma il sindacato oltre la critica va alla proposta e per i lavoratori precari della sanità calabrese chiede lumi: «Qualcuno pensa che eventualmente tutti i medici che lavorano “a cottimo” all’interno del 118 per cui non hanno un rapporto di lavoro e non sono coperti da contratto, qualcuno pensa che a 5000 € al mese non avrebbero di buon grado dato disponibilità di essere impiegati e stabilizzati?». 

E non manca l’affondo ad Occhiuto: «Fino adesso noi abbiamo riscontrato solamente grandi proclami, grandi editti ma io ancora aspetto che qualcuno chieda scusa al padre e alla madre di quel ragazzo morto a Polistena a tutta quella gente che soffre per questo tipo di sanità. Il Governatore ha fatto della sanità il suo cavallo di battaglia in campagna elettorale ma io mi domando quando si passerà ai fatti».

top