Una vera e propria odissea in giro da un reparto all’altro dell’ospedale, di Locri. E’ quella che ha vissuto ieri Mimmo Cavallaro, il re della musica popolare calabrese, giunto nel nosocomio locrese per accertamenti e cure necessarie al figlio, dopo una caduta accidentale. Non si trattava di nulla di particolarmente grave, tuttavia l’assistenza sanitaria si è trasformata in un calvario durato oltre mezza giornata, raccontato dallo stesso artista, con garbo e senza puntare il dito contro qualcuno, in un post sui suoi canali social.

«Al pronto soccorso – afferma il cantautore – la situazione era caotica: tanta gente in fila da ore, personale teso e oberato di lavoro, e una forte sensazione di disorganizzazione». Dopo una lunga attesa per l’accettazione, padre e figlio sono stati indirizzati prima al reparto di ortopedia per la visita, poi a radiologia per effettuare la lastra. «Una volta fatta la radiografia – continua Cavallaro – ci dicono di attendere il referto da portare a ortopedia. L’attesa però si prolungava: lo sportello chiudeva, erano ormai passate le 14. Dopo diversi tentativi, tra radiologia, pronto soccorso e ortopedia, con informazioni spesso discordanti e la sensazione di girare a vuoto, finalmente un addetto del pronto soccorso ci consegna il referto. Lo portiamo in ortopedia, dove un gentilissimo dottore cubano visita mio figlio e, per fortuna, esclude fratture».

Stanchi ma sollevati per l’esito positivo, Cavallaro e il figlio sono riusciti a tornare a casa nel tardo pomeriggio. «Tutto questo lo raccontiamo – precisa l’artista – non per polemizzare con qualcuno, ma per denunciare una situazione che purtroppo si conosce da tempo e che ancora non ha trovato soluzione». La situazione descritta da Cavallaro nell’ospedale di Locri è preoccupante e mette in luce le criticità del sistema sanitario locale. La lunga attesa, la disorganizzazione e le informazioni discordanti sono tutti elementi che possono compromettere la qualità dell’assistenza sanitaria e aumentare lo stress per i pazienti e le loro famiglie. E le parole del cantautore cauloniese lasciano poco spazio alle interpretazioni: «La questione sanitaria dell’ospedale di Locri è grave e richiede un intervento immediato. Questa terra merita più attenzione: la gente, già provata dai drammi quotidiani legati alla salute, non può ritrovarsi davanti al caos quando ha bisogno del sistema sanitario. Non è polemica, ma la semplice evidenza di una criticità che va affrontata e risolta al più presto».

Tanti i messaggi di solidarietà giunti a Cavallaro dai suoi fan sui social, tra questi anche quello del sindaco di Locri Giuseppe Fontana. «Sull’ospedale o per meglio dire, sulla sanità calabrese e nazionale ci sarebbe molto da dire e si potrebbero riempire enciclopedie. Ma nessuno si senta al di sopra perché, chi più e chi meno, hanno tutti governato. Ed è altrettanto chiaro, caro Mimmo, che chi è in trincea da anni non dimentica dove eravamo e dove ci stavano portando». Il post è stato condiviso anche dal presidente del tribunale per i diritti del malato e del cittadino Pino Mammoliti, il quale ha proposto all’artista «Un concerto di solidarietà e con i proventi acquistare barelle e letti per favorire le attese dei pazienti. Non sarà inutile avendo già apprezzato le qualità umane di uno dei pochi simboli positivi della nostra terra».