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Se da un lato il Presidente Roberto Occhiuto si dice molto soddisfatto del risultato ottenuto con l’approvazione dei bilanci dell’Asp e delle Aziende ospedaliere calabresi dall’altro si alzano non pochi dubbi sulla situazione a Reggio Calabria.
Una menzione particolare, infatti, la merita la vicenda Reggio. Una vicenda che vede approvato un bilancio per l’anno 2022 ma che manca di tanti documenti contabili passati. Un’azienda commissariata per mafia che fa riflettere. E ad avanzare non poche perplessità è il segretario generale reggino della Uil Nuccio Azzarà che, pur accogliendo l’entusiasmo del governatore rimane scettico. Abbiamo chiesto a lui se è davvero il caso di festeggiare o sia ancora prematuro.
«Abbiamo avuto a Reggio decenni di trasmissione orale dei bilanci. Credo che ci sia ben poco da festeggiare. Stiamo parlando di un qualcosa di così macroscopico così che ha determinato un problema così marcato, che ha determinato sperequazione nel tempo. Per cui essere arrivato a distanza di decenni a parlare di bilanci approvati beh io ho molte perplessità».
Nessuna festa, dunque, ma la speranza che sia davvero un inizio di normalizzazione. «Mi auguro che effettivamente siamo arrivati a dei documenti contabili certi. Che non sia un qualcosa più politico che contabile o economico. Poi mi faccio una domanda anche da un addetto ai lavori. Non sono un economista ma mi domando come è possibile pervenire a un bilancio del 2022 quando ci vengono a mancare quello del 2013 e del 2014? Io mi auguro che come un demiurgo il nostro governatore calabrese riesca a tirare il coniglio dal cilindro perché di questo si tratta: di una magia».

