mercoledì,Aprile 24 2024

Reggio, la Fondazione Falcomatà spegne 20 candeline e riparte dalla nuova sede

Dalla “Matita rossa e blu”, al concorso letterario: tutte le novità delle celebrazioni dedicate al compianto sindaco

Reggio, la Fondazione Falcomatà spegne 20 candeline e riparte dalla nuova sede

La Fondazione Italo Falcomatà, dedicata al compianto sindaco reggino, spegne venti candeline, rinnova logo e sede dopo l’incendio del 25 aprile 2020 che distrusse gran parte delle memorie della città che raccoglieva.

L’affetto

La voglia di continuare, come racconta Valeria Falcomatà, nasce dal fatto che, nel tempo «Le manifestazioni di affetto delle persone sono aumentate. Non c’è nessuno che non faccia un accenno a mio padre, anche chi ha idee politiche diverse, mostra affetto, qualcuno si commuove. Siamo particolarmente orgogliosi e considero questo un dono: mio padre per quello che ha fatto è entrato nella storia, ma anche nel cuore della città e noi ci sentiamo immensamente responsabili del tesoro che ci ha donato».

La storia

La storia della fondazione che è quasi un miracolo, afferma Rosa Neto Falcomatà: «Siamo qui per festeggiare i vent’anni: nessuno pensava che la Fondazione da quando è nata avrebbe avuto una vita così intensa. È la nostra creatura che con amici, parenti è cresciuta e si è mantenuta in questi anni. I nostri obiettivi, oltre a mantenere vivo il ricordo si Italo, sono quelli di incrementare la ricerca». La presidente della Fondazione ha poi ricordato i risultati raggiunti con “La partita del ricordo e della speranza”, con borse di studio leucemia, trapianti e Alzheimer. Il concerto “Gocce di vita al Cilea” grazie al quale sono stati   donati apparecchi al reparto terapia intensa, urologia, alla casa Corigliano. Per la cultura una cattedra all’università per Stranieri».

Il ventennale

Un ventennale già iniziato in estate con la presentazione di due libri e uno di grande attualità Pierpaolo Perretti “Perché non andare a scuola”.

E Giuseppe Falcomatà aggiunge che il momento più importante è stato proprio «l’atto vandalico che ha fatto disperdere buona parte del patrimonio storico oltre che i documenti – poiché da quell’attimo – è emersa la volontà di non fare perdere quell’esempio che l’incendio avrebbe voluti cancellare. L’aiuto è arrivato dal cuore pulsante della città che ha ripreso ad accelerare in quell’occasione. Il nostro compito è di portare avanti l’esempio di papà, ma non possiamo più fare leva su chi lo ha conosciuto, serve rinnovarsi perché i giovani possano entrare in contatto con nuovo linguaggio».

Il programma

Ed ecco allora come la fondazione accoglie questo futuro:

Venti dal futuro”, concorso per studenti per medie e superiori a cui viene chiesto di realizzare un video per sensibilizzare a buone pratiche per l’ambiente, interpretando la generazione.

Venti di memoria” per la realizzazione di una mostra fotografica del patrimonio della corrispondenza privata tra sindaco e cittadini. Coi documenti originari, scritti al professore, sarà ospitato sala Boccioni di palazzo Alvaro.

Infine “Venti di cambiamento“, l’iniziativa politica sarà una riflessione politica sulla guerra, sulla posizione del nostro Paese”. Giuseppe Falcomatà anticipa iniziative di carattere editoriale e cinematografico.

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