venerdì,Aprile 26 2024

Reggio, la comunità valdese contro la guerra: «Non è un mezzo per risolvere i conflitti»

Ad un anno dall’avvio della campagna russa in Ucraina il Consiglio della Chiesa Valdese condanna anche i sentimenti anti-russi

Reggio, la comunità valdese contro la guerra: «Non è un mezzo per risolvere i conflitti»

«Ad un anno dall’avvio della scellerata “operazione militare speciale” che, dopo essere stata pianificata dal governo russo per “denazificare l’Ucraina”, adesso rischia concretamente di sfociare in una catastrofe nucleare, la comunità valdese di Reggio Calabria eleva nuovamente la sua voce per esprimere il suo profondo turbamento nell’assistere al ritorno della guerra – e dei lutti e delle devastazioni materiali e morali che essa necessariamente produce – nel nostro continente, mentre decine e decine di altri conflitti continuano ad insanguinare anche le restanti parti del mondo».

Così in una nota Il Consiglio della Chiesa Valdese di Reggio Calabria che sottolinea: «Da cristiani chiamati ad essere operatori di pace e di riconciliazione e ad alzare la voce contro l’ingiustizia e la sofferenza, i valdesi reggini rifiutano fermamente l’idea che la guerra possa rappresentare un adeguato mezzo per la risoluzione dei conflitti, si dichiarano decisamente contrari a sovranismi, nazionalismi ed autoritarismi vecchi e nuovi, condannano ogni violazione dei diritti umani e del diritto internazionale e sostengono con forza il perseguimento di soluzioni capaci di mettere al primo posto la salvaguardia della vita e del diritto all’autodeterminazione dei popoli e delle persone».

Nel condannare fermamente la guerra di aggressione di Putin e nel dichiararsi solidale con le sorelle e i fratelli ucraini che soffrono a causa di quest’ennesima guerra, la comunità valdese reggina «disapprova altresì fermamente gli atti e i sentimenti anti-russi, sostiene con le proprie parole e azioni le persone che in Russia sono disposte a rischiare per la loro coraggiosa critica alla follia della guerra, prega affinché a coloro che hanno il potere sulla pace e sulla guerra sia concessa saggezza e compassione nelle loro decisioni».

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