Reggio, rione Marconi: un cantiere che guarda al futuro in un quartiere imprigionato nel passato – FOTO
Proseguono i lavori per riqualificazione delle pertinenze degli alloggi popolari. Le raccolte straordinarie eseguite dal Comune restano necessarie per contenere le discariche abusive e nonostante Focus 'ndrangheta, si respira ancora un clima di insicurezza
Si estende l’area di cantiere dalla quale hanno preso il via nelle scorse settimane i lavori di restyling delle aree di pertinenza degli alloggi popolari del tormentato rione Marconi , zona sud di Reggio Calabria. I lavori sono finanziati con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Si tratta dell’area comune che ospitava verde, panchine e una fontana centrale, anch’esse degradate, come il resto del quartiere flagellato da annose discariche a cielo aperto e non solo. Da questa zona è iniziata l’attività di ripristino del decoro urbano e di riqualificazione del tessuto sociale ed ambientale all’insegna della sostenibilità e al fine di restituire una dimensione di “normalità” al quartiere.
L’obiettivo è quello di rendere questi luoghi un potenziale sedi di attività culturali e sportive e di sostenibilità. Questo lo spirito del progetto approvato dalla giunta comunale lo scorso anno e che certamente, in linea di prospettive, era ed è necessario. La domanda resta, però, ancora quella posta lo scorso anno, visto che nel corso di questi mesi, la situazione di degrado, dovuta a comportamenti di chi impunemente continua ad abbandonare e a incendiare rifiuti e a un clima di insicurezza generale, risulta persistente.
L’anticipazione delle somme alla ditta
I lavori di restyling sono stati affidati alla ditta Mageco srl, con sede legale a Catania. La spesa complessiva ammonta a 621.964,62 euro (a fronte dei 990mila a disposizione), come da migliore offerta al ribasso proposta dalla ditta aggiudicataria, è finanziata nell’ambito della missione 5 relativa agli investimenti di rigenerazione urbana del Pnrr.
Nei giorni scorsi il settore Lavori Pubblici ha liquidato alla suddetta ditta oltre 124mila euro (113mila euro di imponibile), pari al 20% del valore del contratto di appalto a titolo di anticipazione, come previsto nell’articolo 35, comma 18, del decreto legislativo n. 50/2016 (codice dei contratti pubblici). «Sul valore del contratto di appalto viene calcolato l’importo dell’anticipazione del prezzo pari al 20 per cento da corrispondere all’appaltatore entro quindici giorni dall’effettivo inizio della prestazione», si legge nella norma. Dunque l’iter prosegue come anche i lavori. Ciò che sembra, purtroppo, stagnare è il contesto di un quartiere ancora ostaggio di dinamiche di illegalità e di un clima di generale insicurezza.
Il degrado ambientale e sociale
Sono necessarie periodiche raccolte di rifiuti straordinarie per arginare la creazione di macro discariche a cielo aperto. Dopo ogni pulizia i depositi illegali tornano a occupare gli spazi periodicamente devono essere sgombrati. I punti critici sono ormai atavici: ai lati del campetto di calcio e nella zona delle ex pensiline di una una fermata dell’autobus fantasma.
E poi ci sono le piaghe dello spaccio e dell’occupazione abusiva degli alloggi popolari che ormai impongono nel rione un clima di forte insicurezza. Ciò nonostante gli interventi interforze di focus ndrangheta, l’ultimo eseguito proprio la settimana scorsa. C’è ancora tanto lavoro da fare sul fronte dell’ordine pubblico. Un lavoro dai cui esiti dipenderà anche il pieno successo dell’operazione restyling messo in campo dal comune di Reggio con i fondi del Pnrr.