Cittanova ha risposto con grande partecipazione all'appello della Giornata Internazionale per l'eliminazione della Violenza contro le Donne, ospitando il convegno intitolato "Il Canto di Arianna - L'Arte di Amare" presso la biblioteca comunale "Fr. D. Cristo" (ex Pretura). L'evento, tenutosi il 25 novembre 2025, ha visto la presenza di figure istituzionali, esperte e una platea attenta, unita nell'obiettivo di sradicare questo drammatico fenomeno sociale.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Cittanova, avvocato Domenico Antico, l'assessore alla Cultura e alle Politiche Sociali, avvocato Rita Morano, ha portato la solidarietà e l'impegno concreto dell'amministrazione comunale. L'assessore Morano ha evidenziato come l'amministrazione stia lavorando in maniera prioritaria sul tema, tanto da aver completato l'iter per l'apertura di un Centro Antiviolenza, la cui inaugurazione è attesa a breve, segnando un passo fondamentale per il supporto attivo alle vittime. Il dibattito è entrato nel vivo con l'intervento della dottoressa Carolina Motta, dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cittanova. La dottoressa Motta ha illustrato con chiarezza i mezzi e i modi che la Questura mette in atto per favorire la denuncia, sottolineando l'importanza di superare la paura e la vergogna. Ha poi approfondito le leggi poste a deterrenza, fornendo un quadro normativo che mira a tutelare la donna e a punire i responsabili di violenza.

Un momento di profonda riflessione è stato offerto dalla dottoressa Rossella Cardona, Psicologa e Psicoterapeuta. La sua relazione si è concentrata sul meccanismo di negazione e auto-colpevolizzazione che spesso intrappola le donne vittime di violenza, specie in ambito familiare. La dottoressa Cardona ha rimarcato come la donna tenda a non accorgersi dei piccoli segnali iniziali, arrivando a giustificare e a negare la gravità di ciò che accade, un rifiuto che ritarda l'intervento e l'uscita dalla spirale abusiva. Di grande attualità è stato l'intervento dell'avvocato Francesca Orefice che ha posto l'accento sulla sottomissione economica come causa determinante delle violenze domestiche più nascoste. L'avvocato ha illustrato come la dipendenza finanziaria esponga la donna all'umiliazione, rendendola vulnerabile e spingendola a tollerare abusi pur di non perdere la sicurezza economica, una condizione che si traduce in una delle prime, silenziose, forme di violenza all'interno della famiglia.

E’ doveroso menzionare i saluti e la solidarietà portati dal segretario del Sindacato Pensionati Italiani della CGIL area città metropolitana / Reggio Calabria, un gesto che sottolinea come la lotta alla violenza sulle donne non sia solo una battaglia di genere, ma un impegno civico e sociale che coinvolge tutte le espressioni della società. Il convegno di Cittanova si è così confermato come un'occasione essenziale di sensibilizzazione e di confronto, lasciando un messaggio chiaro: la conoscenza è il primo strumento per spezzare il silenzio e la violenza.