A Bova Marina la prevenzione ha trovato casa tra i libri, le voci e la memoria. Nella Biblioteca comunale, divenuta per un giorno luogo di ascolto e di incontro, si è tenuta la tappa di «Grace per la Vita - Panchina Rosa e Cultura del Benessere», progetto dell’associazione Grace ETS patrocinato dal Comune e moderato dalla giornalista Natia Malaspina.

A inizio mattinata, in un silenzio carico di emozione, è stata inaugurata la Panchina Rosa dedicata a Lucrezia, donna amata e mai dimenticata dalla comunità. I familiari, accanto alle istituzioni e ai volontari, hanno condiviso un momento di intensa commozione. «È con tanta emozione - ha dichiarato il sindaco Andrea Zirilli - che consegniamo questa panchina alla memoria di una donna che ha vissuto gran parte della sua vita a Bova Marina. È un modo per ricordarla con affetto, ma anche per dire che la prevenzione è amore, è attenzione verso l’altro, è comunità». La panchina, collocata provvisoriamente nella Biblioteca Comunale, verrà installata nei prossimi giorni in un punto centrale fra la Villa Comunale e Piazza Municipio, dove resterà come simbolo di affetto e consapevolezza civile, un segno vivo nel luogo che custodisce le storie di tutti.

La giornata è poi entrata nel vivo con gli interventi dei relatori e delle associazioni. Professionisti, operatori e giovani hanno animato tre sessioni di confronto - dedicate ai giovani, al settore estetico e alle donne in terapia oncologica - trasformando la sala in uno spazio di dialogo e di esperienza.

Lidia Papisca, presidente di Grace ETS, ha dato voce all’anima del progetto. «La prevenzione è la cosa più importante che c’è per ogni singolo individuo», ha ribadito, con un tono che è insieme tecnico e materno. «Si attenziona maggiormente durante l’Ottobre Rosa, ma deve far parte della vita di ogni giorno. Non solo per il tumore al seno, ma per tutto ciò che può compromettere la salute, perché scoprire per tempo fa la differenza tra un lieto fine e un dramma».

Rivolta ai ragazzi, la presidente ha scelto parole dirette, senza filtri: «Abbiamo voluto coinvolgerli per far capire che la qualità della vita si costruisce presto. Alcune abitudini diventano tossiche con il tempo, e spesso sono proprio i comportamenti quotidiani - alimentazione, sport, uso di sostanze - a influire sulla salute». Il tono, concreto e appassionato, ha catturato l’attenzione dei presenti, mentre si parlava di benessere, di movimento, di consapevolezza e di come anche un gesto semplice - camminare, respirare, scegliere bene - possa diventare prevenzione.

Il progetto Grace in Tour, ha spiegato Papisca, «vuole arrivare ovunque, nei grandi centri e nei piccoli comuni, per parlare di salute e di dignità. Grace è nata per migliorare la qualità della vita di chi affronta la malattia, ma anche per ricordare che la prevenzione appartiene a tutti».

Il sindaco Zirilli, dal canto suo, ha espresso con orgoglio la visione dell’amministrazione: «Abbiamo voluto che il mese di ottobre fosse dedicato interamente alla prevenzione. Con la nostra consigliera Mariella Catanea abbiamo messo in campo un programma fitto, in sinergia con le associazioni del territorio. Oggi avere qui Grace significa dare voce a un messaggio potente: la salute è un valore comune».

Le conclusioni hanno riassunto il senso di tutto. La prevenzione non è solo diagnosi precoce, è educazione, rispetto, conoscenza e condivisione. A Bova Marina la parola è diventata pratica quotidiana, dentro una comunità che ha scelto di guardarsi negli occhi e parlare apertamente di salute, di coraggio, di futuro.

Un impegno che ha unito professionisti, istituzioni e cittadini, e che lascia dietro di sé un messaggio semplice: la prevenzione funziona solo quando diventa cultura comune.