Il tecnico amaranto alla vigilia della sfida di Acireale carica la squadra: fiducia nel gruppo, nessun allarmismo e un messaggio ai tifosi. «Serve equilibrio, sacrificio e fame: solo così torneremo a essere squadra»
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Domani, allo stadio Aci e Galatea di Acireale, con calcio d’inizio fissato alle 14:30, la Reggina di Alfio Torrisi scenderà in campo per l’undicesima giornata del girone I di Serie D. Una sfida fondamentale per gli amaranto, chiamati a dare risposte dopo una settimana difficile e una classifica che non rispecchia le ambizioni del club.
La sconfitta casalinga contro la capolista Nuova Igea Virtus ha lasciato strascichi pesanti, non solo sul piano sportivo ma anche ambientale: l’ennesimo passo falso ha acceso la contestazione della tifoseria, delusa dall’andamento della squadra e critica verso la gestione societaria del patron Ballarino.
Torrisi: «Montalto? Scelta condivisa. Ma non c’entra con la prestazione»
In conferenza stampa, mister Torrisi è tornato a parlare apertamente, facendo chiarezza su diversi temi caldi. A partire dalla risoluzione del contratto con Adriano Montalto: «Confermo quanto detto la scorsa settimana — ha spiegato il tecnico —. Montalto si è sempre allenato bene e ha dato il suo contributo. La sua uscita non è legata a scelte tecniche, ma a decisioni condivise con la società. Non è un episodio che deve incidere sulle prestazioni della squadra».
Torrisi ha poi richiamato la squadra a compattezza e concretezza: «Sappiamo le difficoltà che stiamo attraversando, ma non possiamo collegare le uscite di mercato al rendimento in campo. Domani ci attende un avversario duro: l’Acireale in casa costruisce sempre le proprie stagioni. Serviranno sacrificio, concentrazione e tanta voglia di lottare».
«Non è tempo di allarmismi: la società è presente e solida»
Il tecnico amaranto ha anche voluto smontare le voci di presunte frizioni interne: «Non riesco a capire questo allarmismo. Io lavoro quotidianamente con la direzione sportiva e con il patron, che è sempre presente. La società c’è, è forte e mi mette nelle condizioni di lavorare al meglio. Siamo uniti e condividiamo ogni scelta».
Il mister ha poi dichiarato che Ferraro non partirà per Acireale, Edera può svolgere il ruolo di attaccante certamente diverso per caratteristiche ma c’è anche Pellicanò. Ragusa ovviamente ancora fermo. La strategia di gara è quella che può determinare, pensando anche a quello che può arrivare nei minuti finali. Tutti siamo responsabili di questo “casino” e insieme dobbiamo venirne fuori, se ne uscirà e dobbiamo farlo il prima possibile».
Sul piano tecnico, il tecnico ha ammesso che qualcosa dovrà cambiare: «La Reggina è stata costruita per giocare con il 4-3-3, ma è un sistema che finora non ha dato i risultati sperati. Sto lavorando per mettere i giocatori nelle condizioni migliori, valutando anche un passaggio al 4-2-3-1, modulo che conosco bene e con cui ho vinto in passato. L’importante ora è ritrovare equilibrio e fiducia».
Torrisi ha parlato anche del mercato, sottolineando la necessità di scelte ponderate: «L’attaccante è una priorità, ma non faremo passi affrettati. Penso che nelle prossime ore si possa chiudere l’operazione con Francisco Sartore, reduce dall'esperienza al Gela, ma è meglio aspettare l’ufficialità. Stiamo lavorando sull’arrivo di un nuovo attaccante, è una priorità ma questo non significa avere fretta di farlo. Dobbiamo prendere giocatori funzionali al nostro progetto, abituati a certe pressioni e con fame di vittorie. A Reggio non basta il nome: servono uomini veri, con voglia e ambizione».
Il tecnico si è detto fiducioso sulla possibilità di uscire dal momento difficile: «Ho fatto solo quattordici allenamenti, ma vedo miglioramenti ogni giorno. La mia serenità nasce dalla convinzione che il lavoro paga sempre. Questa squadra non è ancora squadra, ma lo diventerà. La classifica conta a maggio, non oggi. Dobbiamo solo lavorare e credere in quello che stiamo costruendo».
Infine, un messaggio diretto alla piazza: «Capisco la delusione, ma questa è una fase di crescita. Sono certo che presto rideremo di questo momento. La Reggina ne uscirà, con il lavoro, con la compattezza e con la voglia di dimostrare il proprio valore».

