giovedì,Dicembre 5 2024

“RC Metro Citizens in Transition”, verso la progettazione dell’Agenda 2030 metropolitana e il Piano strategico

Venerdì scorso, si è tenuto l’ultimo appuntamento del ciclo di incontri che si sono svolti tra novembre e giugno, sui temi del cosiddetto “Ecosistema civico”

“RC Metro Citizens in Transition”, verso la progettazione dell’Agenda 2030 metropolitana e il Piano strategico

Il progetto “Rc Metro Citizens in Transition”, diretto dal settore 5 della Città metropolitana di Reggio Calabria e da ABITAlab dArTe della Mediterranea, in accordo con il Ministero della Transizione ecologica, conclude l’azione pilota per il trasferimento di conoscenze e competenze sui temi dell’Agenda 2030 – articolatasi in un ciclo di sei seminari – e rilancia guardando a quella successiva del confronto per la redazione del Piano strategico della Città metropolitana e le azioni di co-progettazione con le associazioni, i professionisti  aderenti e gli esperti juniors “Green Jobs”.

Venerdì scorso, si è tenuto l’ultimo appuntamento del ciclo di incontri che, tra novembre e giugno, ha registrato la media di circa novanta partecipanti, tra rappresentati delle associazioni del territorio, funzionari ed esperti degli enti, studenti universitari, cittadini interessati ai temi per il cosiddetto “Ecosistema civico” e che è anche patrocinato dall’Alleanza per lo sviluppo sostenibile – ASviS.

Ad animare il sesto seminario dal titolo “L’agenda 2030 e il Piano strategico della Città metropolitana di Reggio Calabria – L’alleanza delle visioni sostenibili per il territorio e le comunità in transizione”, sono stati la dott.ssa Anna Bombonato (Ministero della Transizione Ecologica), la dott.ssa Cinzia Crocè (Dipartimento Tutela dell’Ambiente della Regione Calabria), il pianificatore territoriale Francesco Vita (Ufficio Piano Strategico della Città Metropolitana), la professoressa Consuelo Nava (Responsabile Scientifica del progetto) e l’avvocato Giuseppe Marino (Consigliere Metropolitano Delegato alla Pianificazione).

La dott.ssa Bombonato ha fatto il punto sull’attuazione della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile in Italia, spiegando come sui territori si stia lavorando attraverso una visione e un’azione generale che interconnette i diversi obiettivi di sostenibilità e mediante confronto e partecipazione fra i diversi soggetti coinvolti. Dallo stesso Ministero e dal Tavolo nazionale sullo Sviluppo sostenibile, arrivano gli apprezzamenti e la valutazione del percorso di eccellenza che il progetto “Rc Metro Citizens in Transition” ha saputo mettere in campo, tanto da riconoscerlo come «buona pratica», nell’esperienza di accompagnamento ad altre città metropolitane italiane.

La dott.ssa Crocè ha illustrato alcuni ambiti nei quali si sta operando in Calabria, cioè «comunità, energia, distretti del cibo, contratti di fiume e istruzione», ed annunciato un prossimo confronto fra Regione e Città metropolitana sull’impatto dell’Agenda, per l’accordo stipulato recentemente tra i due enti. Francesco Vita, delegato dall’Ufficio di Piano settore 10 della Città metropolitana,  ha illustrato per la prima volta in pubblico i lavori in corso del Piano strategico metropolitano, raccontando il percorso tecnico e partecipativo che ha portato alla sua realizzazione e le quattro direttrici verso le quali ci si è diretti in questo processo (diritti, rigenerazione dell’esistente, economia identitaria ed orizzonte mediterraneo) ed esaltando territori fragili ma con grande potenziare da valorizzare, come il Parco nazionale dell’Aspromonte e l’Area Grecanica per una Città metropolitana che però deve costruire la propria identità di comunità.

La prof.ssa Nava ha esaltato elementi come la partecipazione attiva delle comunità metropolitane, i percorsi fatti con i cittadini, le associazioni, gli studenti universitari e le scuole secondarie, nell’iter progettuale di diffusione di consapevolezze e conoscenza intorno ai temi della sostenibilità ed innovazione ambientale e sociale e nella relativa costruzione dell’Agenda 2030 metropolitana. Ha ribadito l’importanza dello strumento nell’interfaccia e integrazione con il redigendo Piano strategico metropolitano, al quale con l’azione pilota 5, si contribuirà nelle attività di monitoraggio di obiettivi, target e indicatori secondo i vettori di sostenibilità della strategia nazionale.

Infine, il delegato Marino, dopo aver ringraziato tutti coloro che hanno contribuito al progetto, con riferimento ai settori dell’ente e al gruppo di ricerca universitaria, ha sottolineato come sia vincente un modello di governance metropolitana da intendere come una “cordata”, nella quale, gli scalatori sono uniti dalla fiducia, visione, azione, comunicazione, corresponsabilità e sostegno reciproci, per vincere la sfida della normalità e del futuro e non ultimo le sfide di tutti gli investimenti economici territoriali in atto. Il prossimo step del progetto “RC Metro Citizens in Transition” vedrà ancora più forte il dialogo tra il Settore 5 e l’Ufficio di Piano del Settore 10 della Città metropolitana e coinvolgerà le associazioni aderenti alla programmazione di azioni “sostenibili” da realizzare sul territorio in ottica di “territorializzazione” dell’Agenda 2030.

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