Una iniziativa innovativa e strategica, per il territorio della Kauloniade, della Locride e dell’intera Calabria è stata avviata, a Caulonia, grazie alla Rete di scopo “Verde territorio”, da poco siglata tra l’IC Falcone-Borsellino Caulonia-Roccella, il Polo tecnico Professionale “Dea Persefone-Zanotti Bianco di Locri - (SEDE operativa ITA Caulonia), il Comune di Caulonia, AREA politiche sociali e L’ARSAC (Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese). “Verde territorio” si propone di diffondere la conoscenza delle tradizioni legate alle colture locali, di far apprezzare la diversità e la varietà delle piante autoctone agli studenti ed ai bambini con il supporto di professori e specialisti, dei ragazzi dell’ITA di Caulonia, grazie anche all’affiancamento logistico e tecnico degli Enti che hanno a cuore la valorizzazione delle autenticità e delle peculiarità territoriali locali.

Il progetto è ambizioso. Partire dalla messa a dimora, negli spazi verdi dei plessi scolastici, di viti e rose antiche che raccontano la storia della terra e della cultura agricola di un pezzo di territorio calabrese affacciato sul mare e protetto dai monti, che costituisce un territorio vocato alla coltivazione di viti, olive e agrumi. Azioni che saranno svolte coniugando competenze ed entusiasmi, per prevenire la dispersione scolastica, educare al rispetto dell’ambiente, all’inclusione ed alla partecipazione condivisa di un obiettivo. «Partiremo da un piccolo impianto che, crescendo, potrà insegnare a grandi e piccoli il valore della cura e dell’attenzione per ciò che è raro e ci è caro» – ha espresso la professoressa Lucia Pagano, dirigente scolastico dell’Istituto capofila “Falcone Borsellino” Caulonia – Roccella, «per quanto vale la pena proteggere e accompagnare nello sviluppo. Il verde che si alza rigoglioso è metafora della vita che trascorre ricca e prolifica di idee e azioni positive, contrapponendosi all’uso ed al consumo sterile che distrugge, senza creare presupposti per un progresso che sappia affondare le radici nelle tradizioni più autentiche. Un luogo che abbia voglia di migliorare ed avanzare, pur rimanendo fedele alla propria identità, ha bisogno di alimentare entusiasmo, senso civico e di appartenenza, orgoglioso attaccamento all’ambiente che ogni giorno si vive e che corre l’obbligo di proteggere – ha concluso l’illuminata Preside – dai pericoli della omologazione e dell’oblio».