Tutti gli articoli di Ambiente
PHOTO
Domenica 8 giugno, nell’ambito del programma escursionistico 2025, torna “I Sentieri dimenticati” con l’atteso itinerario “L’anello del Crocifisso dello Zillastro”, un percorso ad alto valore paesaggistico e storico, organizzato nel cuore dell’Aspromonte.
Raduno alle ore 9:45 presso il Crocifisso dello Zillastro, con partenza dell’escursione alle 10:15. Si parte dal piazzale dello stabilimento della ex Fonte d’Oro, per poi proseguire lungo una strada cementata e sterrata fino all’area dell’ex NAPS. Superata la strada asfaltata, ci si immette nel sentiero di Piani Stoccato. Raggiunta la pineta, si segue il Sentiero del Brigante che, in circa venti minuti, conduce al Monumento dei Caduti.
Qui, il silenzio della foresta accoglie i partecipanti in un luogo carico di memoria: la battaglia dell’Altipiano dello Zillastro del 1943, combattuta pochi giorni dopo l’armistizio. Croci e una lapide ricordano i 400 paracadutisti del Reggimento Nembo, protagonisti di un drammatico e inutile scontro armato, l’ultimo combattuto nel Sud Italia.
Lasciato il monumento, si prosegue verso il Crocifisso dello Zillastro e da qui si imbocca il sentiero E1 in direzione Platì, attraversando una varietà di paesaggi montani: capanni, radure, crinali con vista a Sud-Est, pinete, pianori e ricoveri di lamiera.
Il cammino continua verso Piano Petrulli, costeggiando recinzioni, faggete e avvallamenti caratterizzati dalla presenza del farnetto. Una volta giunti a un bivio, si prende la carrabile a sinistra, per poi immergersi in un’area boschiva dove, tra saliscendi e cavità glaciali, si raggiunge Vaccarizzo.
Il sentiero E1 si interseca nuovamente con il Sentiero del Brigante, da seguire per arrivare a Zervò. Da lì si torna indietro sul medesimo tracciato, attraversando maestosi faggi e campi coltivati da una cooperativa agricola.
Il tratto finale conduce attraverso un rimboschimento sperimentale, fino a ricongiungersi alla Fontana del Conte e poi, tra abeti rossi e faggete, al quadrivio che segna l’ultimo segmento del percorso, chiudendo l’anello al punto di partenza.
Un’esperienza che unisce immersione nella natura, escursionismo e memoria storica, per riscoprire luoghi dimenticati e restituire loro voce e significato.

