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In questi ultimi giorni, i roghi che hanno colpito duramente diversi territori dell’Area Metropolitana di Reggio Calabria riportano drammaticamente all’attenzione dell’opinione pubblica la questione ambientale, spesso dimenticata o trattata in modo marginale, ma che invece rappresenta una delle vere emergenze strutturali del nostro tempo.
Le fiamme che distruggono ettari di patrimonio boschivo e mettono in pericolo vite umane e attività agricole sono solo la punta dell’iceberg di una crisi climatica che investe anche il nostro territorio, sempre più vulnerabile, sempre più esposto a eventi estremi e imprevedibili. Le immagini di interi versanti in fumo e di operai agricoli e forestali costretti a lavorare in condizioni proibitive non possono lasciarci indifferenti.
È urgente, oggi più che mai, costruire una nuova consapevolezza collettiva e un’azione politica e istituzionale più incisiva, capace di prevenire, proteggere e programmare. Per questo la CISL e la FAI dell’Area Metropolitana di Reggio Calabria rilanciano con forza la necessità di investire su una moderna politica ambientale, sulla valorizzazione del lavoro agricolo e forestale come leva fondamentale per la tutela del territorio, la sicurezza delle comunità e la qualità dell’ambiente.
Unitamente a queste azioni, gli esponenti sindacali sottolineano la necessità di avviare una indispensabile fase assunzionale, affinché il comparto afferente alla forestazione possa munirsi presto di giovani risorse umane, capaci di far fronte alle nascenti criticità ambientali e soprattutto montane.
In questo quadro, non possiamo ignorare l’aggravarsi delle condizioni di lavoro per tutti quei lavoratori esposti quotidianamente a temperature torride, spesso in assenza di tutele adeguate. La CISL, assieme ad altre importanti sigle sindacali e organizzazioni datoriali, ha recentemente sottoscritto a livello nazionale un documento unitario per contrastare i rischi derivanti dallo stress termico.
Una proposta concreta e responsabile: laddove possibile, nei mesi più caldi, si chiede di rimodulare l’orario di lavoro anticipandone l’inizio per consentire la conclusione delle attività entro le ore 12:00 o, in alternativa, riconvertire temporaneamente le mansioni in attività meno esposte.
«Dobbiamo riconoscere che il cambiamento climatico è già in atto e produce effetti reali sul lavoro, sulla salute e sull’ambiente», dichiara Nausica Sbarra, Segretaria Generale della CISL dell’Area Metropolitana di Reggio Calabria. «Occorre un nuovo patto tra istituzioni, imprese e sindacato, in grado di garantire ai lavoratori sicurezza, rispetto e dignità, soprattutto nei comparti più fragili e più colpiti da condizioni climatiche estreme».
Sulla stessa linea anche Giuseppe Mesiano, Segretario Generale della FAI-CISL dell’Area Metropolitana: «La nostra agricoltura, il nostro patrimonio boschivo e forestale non possono essere abbandonati. È necessario valorizzare e proteggere chi lavora a diretto contatto con la terra. Prevenire gli incendi significa anche garantire presidio umano, lavoro stabile, formazione e una costante manutenzione del territorio».
La CISL e la FAI rinnovano il loro impegno affinché la tutela ambientale non sia relegata a slogan o campagne stagionali, ma diventi un punto centrale delle politiche pubbliche e delle agende territoriali. Solo così sarà possibile proteggere il nostro territorio e costruire un futuro davvero sostenibile.

