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È partita oggi da Villa San Giovanni l’edizione calabrese degli Stati generali del Sud, iniziativa promossa da Forza Italia per raccogliere proposte, visioni e istanze direttamente dai territori. Ad aprire i lavori è stato il deputato reggino Francesco Cannizzaro, promotore dell’evento e punto di riferimento del partito in Calabria, che ha voluto innanzitutto rendere omaggio alla leadership di Antonio Tajani: «Un uomo che ogni giorno sa indicare la rotta, con lucidità, competenza e spirito di servizio. Per la Calabria, per il Sud, per l’Italia tutta».
Ma l’applauso più sentito è stato rivolto al presidente Roberto Occhiuto, protagonista delle ultime ore con l’annuncio delle dimissioni, che saranno formalizzate all’inizio della prossima settimana. «Occhiuto ha fatto una scelta che definire coraggiosa è poco – ha detto Cannizzaro –. Si è assunto una responsabilità politica enorme per tutelare la Calabria da un blocco istituzionale e amministrativo che non possiamo permetterci. Ha detto: “Ridurò tutto a un atto di fiducia tra me e i calabresi”. Ed è proprio questo che fa la differenza tra chi governa e chi galleggia. Per me Roberto è e resterà il miglior presidente che questa regione abbia mai avuto».
Cannizzaro ha sottolineato come la decisione di Occhiuto sia stata «condivisa pienamente da tutto il partito, a livello nazionale e regionale», parlando di una coalizione «pronta a ricompattarsi e ripartire più forte di prima. Siamo già al lavoro per un nuovo programma e per affrontare, subito dopo le regionali, anche la sfida del Comune di Reggio Calabria».
Nel suo intervento, Cannizzaro ha rivolto un saluto affettuoso alla deputata Matilde Siracusano, presente nonostante fosse convalescente: «Doveva essere a letto, ma non ha voluto mancare. È il segno di un impegno che non si spegne mai». E un tributo anche al senatore Mario Occhiuto, «che, pur vivendo un momento di dolore personale per il lutto familiare, ha scelto comunque di essere presente. Questo ci onora profondamente».
La giornata si è aperta con un panel dedicato ai giovani, protagonisti di un dialogo serrato sulle opportunità da costruire nel Mezzogiorno. «A loro – ha detto Cannizzaro – va il mio grazie. Perché scegliere la politica oggi, farlo con passione e rispetto, è un atto di amore per il proprio territorio».
Tra i temi centrali della giornata, non poteva mancare il Ponte sullo Stretto, inserito fin dall’incipit visivo dell’iniziativa con un chiaro richiamo grafico. «Abbiamo voluto che l’immagine del Ponte fosse tra le prime cose che tutti vedessero entrando – ha detto Cannizzaro –. Perché rappresenta una visione, un’eredità di Silvio Berlusconi, e oggi è una priorità per il governo. Superata la fase del Cipess, siamo convinti che presto si vedranno i primi cartelli di cantiere a Villa San Giovanni e a Messina. Il Ponte non è solo un collegamento fisico: è una dichiarazione di fiducia verso il futuro del Sud».
Gli Stati generali del Sud proseguiranno nelle prossime ore con tavoli tematici su infrastrutture, giustizia, sanità, impresa, agricoltura, fisco e ambiente. Obiettivo dichiarato: redigere un dossier programmatico unitario da consegnare alla premier Meloni. «Vogliamo che sia il Sud a parlare al governo, non il contrario», ha concluso Cannizzaro. «La questione meridionale esiste ancora. Noi abbiamo deciso di affrontarla con serietà».