martedì,Aprile 23 2024

Arrestato ad Oppido per maltrattamenti in famiglia, era cliente del “mago” De Simone

L’uomo lasciava nel degrado i familiari per pagare i servizi al sedicente guaritore spesso interpellato per risolvere problemi medici propri o di congiunti e allontanare possibili “malocchi”

Arrestato ad Oppido per maltrattamenti in famiglia, era cliente del “mago” De Simone

Di Teresa Cosmano – Era una presenza costante quella del sedicente “mago e guaritore” di Palmi Davide De Simone, arrestato questa mattina dai carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria, nella vita familiare di G. M., classe 1970, arrestato a Messignadi, frazione di Oppido Mamertina, lo scorso 20 febbraio, con l’accusa di aver maltrattato la moglie e le loro quattro figlie, mediante condotte di violenza, minacce, molestie, ingiurie e deprivazioni economiche, reiteratamente poste in essere nel corso del tempo.

Il fatto che il “mago” De Simone fosse una figura importante nella vita dell’uomo, è stato accertato dai carabinieri della Stazione di Oppido, che ne hanno eseguito l’arresto, dopo la denuncia della moglie e un anno di intercettazioni telefoniche. Sotto le direttive del comandante Francesco Roma, i militari hanno scoperto infatti, che G. M. utilizzava non solo il suo denaro, ma anche quello della moglie, così come i libretti postali delle figlie, per retribuire proprio De Simone, che convocava ogniqualvolta i figli stavano male anziché portarli dal medico, richiedendo anche incantesimi o altri rituali di natura esoterica, essendo convinto fossero capaci di guarire il dolore ed il male, imponendo così costantemente ai familiari la presenza del “mago” e dei suoi riti, tra i quali – come si legge nell’ordinanza di misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Palmi Barbara Borelli – quello di «bruciare gli assorbenti sporchi della moglie e altri di analogo tenore, nonostante la contrarietà del nucleo familiare, utilizzando le poche risorse economiche della famiglia per retribuirlo, facendo vivere i congiunti in un ambiente sporco, con odori nauseabondi, assenza di impianto di riscaldamento e in condizioni di particolare degrado».

Dalle intercettazioni telefoniche dei carabinieri di Oppido Mamertina, è emerso che più volte G. M. contattava le utenze telefoniche di De Simone, al fine di «risolvere problemi medici propri o di congiunti (madre e fratello), ovvero per allontanare possibili “malocchi” da parte di “quella di Palmi”, individuata nella suocera». Tale abitudine quindi, conferma come l’uomo fosse solito rivolgersi alle cure del “mago”, anche per eventuali malesseri delle figlie, come denunciato dalla moglie. Secondo quanto appurato dai militari, De Simone approfittava della convinzione del 51enne, circa i suoi “poteri esoterici”, richiedendo invii di denaro di notevole importo (1.000-2.000 euro).

Anche se è stata accertata la continua presenza del “mago” nella vita del nucleo familiare, allo stesso tempo, dalle intercettazioni, secondo quanto scrive il gip, «non sono emersi sufficienti elementi né per sostenere che De Simone fosse in qualche maniera concorrente nei maltrattamenti attuati da G. M., né per ritenere procedibile una truffa ai danni dell’uomo, che retribuiva De Simone e non ha presentato querela. Non vi è, difatti, dalle conversazioni intercettate, quella prospettazione di un pericolo immaginario da parte del “mago”, che avrebbe potuto rendere procedibile la truffa. Tra le tante conversazioni, c’è quella del 22 maggio 2020, nella quale G. M. dice a De Simone “Vedi che io ti porto duemila euro a giugno”».

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