venerdì,Maggio 3 2024

Il migrante che tiene in braccio suo figlio: lo sbarco di Roccella diventa un presepe vivente

La foto scattata al porto è diventata virale sui social. «Rievoca la magia e il senso del Natale»

Il migrante che tiene in braccio suo figlio: lo sbarco di Roccella diventa un presepe vivente

Il viso rigato dalle lacrime mentre tiene in braccio il suo bimbo di pochi mesi avvolto in una stagnola dorata per proteggerlo dal freddo. E’ l’immagine simbolo dell’ultimo sbarco di migranti al porto di Roccella Jonica di sabato scorso.

La foto, scattata ad un naufrago dal fotografo Luca Daniele e postata sui social, è diventata subito virale sul web. Guardandola e riguardandola, per molti è stato difficile non pensare a San Giuseppe e Gesù Bambino nella notte di Natale, come le figure di un presepe vivente materializzatosi sulla banchina del porto delle Grazie, con i volti dei protagonisti che rievocano una storia di duemila anni fa.  Un segno di speranza e di gioia per chi ha accolto e per chi è stato accolto.

«Le sue origini sono afgane – racconta Luca – Ha iniziato a piangere dopo che un volontario ha consegnato nelle sue mani il suo bambino. Ho pensato: il Natale davvero quando arriva mica te lo dice». Fracidi, infreddoliti ma fortunatamente salvi.

Sono arrivati così i 91 migranti soccorsi sabato pomeriggio dalla Guardia Costiera mentre solcavano il mare in tempesta a bordo di un veliero. I naufraghi, tra cui donne e molti bambini, accolti nell’area portuale roccellese, sono momentaneamente ospitati nella tensostruttura allestita dai volontari della Croce Rossa.

«Il modo migliore per festeggiare la giornata mondiale per i diritti umani – si legge in un post del comitato locrideo dei volontari – stare sul campo oggi come ieri, oggi, pronti e presenti con cuore e braccia per portare sollievo a chi, per rincorrere la vita, spesso, troppo spesso sfida la morte».

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