San Ferdinando, 30enne picchiata e segregata in casa: arrestati i genitori e le sorelle – VIDEO
La donna, classe '92, con un lieve deficit cognitivo, veniva costretta a vivere in una stanza degradata, ad alzarsi prestissimo e ad effettuare le pulizie domestiche
Costretta a subire pesanti minacce, ingiurie ed aggressioni fisiche; segregata in una stanza degradata adibita a magazzino. Sarebbe questa la condizione vissuta da una giovane del Reggino, una trentenne di San Ferdinando, e che è costata l’arresto al suo intero nucleo familiare. In manette, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, sono finiti il padre e la madre, entrambi di 58 anni, e le due sorelle, di 28 e 20 anni.
La vittima, con un lieve deficit cognitivo, sarebbe stata spesso svegliata la notte senza motivo, costretta ad alzarsi prestissimo e ad effettuare le pulizie domestiche, venendo apostrofata in continuazione con insulti ed epiteti profondamente offensivi, minacciata di morte e rimproverata senza motivo.
In alcune circostanze, la ragazza – che, riferiscono i militari, a volte si domandava e domandava ai familiari il motivo di tanta violenza fisica e verbale – sarebbe stata percossa senza nemmeno una causa scatenante, con una rabbia incomprensibile, ancor più perché posta in essere da genitori e sorelle in un luogo – la casa – che avrebbe dovuto offrire riparo e protezione.
L’autorità giudiziaria di Palmi, ricevuta l’informativa dei militari della Sezione operativa della Compagnia Carabinieri, ha emesso in poco tempo quattro misure di custodia cautelare in carcere – tutte eseguite – nei confronti dei genitori e delle due sorelle della donna. Il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e non si escludono sviluppi – anche in positivo – nei confronti delle persone ritenute gravemente indiziate.