giovedì,Aprile 25 2024

‘Ndrangheta stragista, Lombardo: «Berlusconi tesserato con la P2»

Sta giungendo al termine la requisitoria del processo che ha ripercorso gli intrecci tra mafia, politica e massoneria deviata che ha portato alle stragi

‘Ndrangheta stragista, Lombardo: «Berlusconi tesserato con la P2»

È tanta l’attesa per la conclusione della requisitoria del Pg Giuseppe Lombardo nel processo ‘Ndrangheta stagista in corso alla Corte d’appello di Reggio Calabria. Una giornata importante per fare luce sull’omicidio dei carabinieri Antonino Fava e Vincenzo Garofalo.

La requisitoria

Il magistrato, al terzo giorno di ricostruzione, ha focalizzato l’attenzione sui rapporti della mafia con la massoneria deviata e gli interessi politici che hanno dettato la linea del periodo stragista. Il ruolo di Licio Gelli, la loggia P2, la componente massonica dei Piromalli ovvero Nino Gangemi (U signurinu) e la figura Giuliano di Bernardo (Gran maestro del Grande Oriente d’Italia).

Intrecci segnati di sangue, trame rimaste oscure per anni. Lombardo ha puntato i riflettori evidenziando alla Corte come «in questo processo non esistono coincidenze, sono prove. E la giurisprudenza ci dice che gli articoli di giornale non sono carta straccia ma se contestualizzate possono essere prove. E noi abbiamo un articolo mai smentito che ci dice che Berlusconi era tesserato alla P2».

Il pentito Bruzzese

Lombardo ha dedicato poi largo spazio e valorizzato la testimonianza del collaboratore di giustizia Bruzzese. «Bruzzese apprende molti fatti direttamente dal padre». E ha chiarito come «Il vertice del mandamento tirrenico è stato sempre affidato ai Piromalli». Ma è un fatto in particolare, raccontato dal Pentito, sul quale Lombardo si è soffermato per spiegare dinamiche ben più ampie: «Peppe Piromalli non digeriva il troppo potere dato al boss palermitano Bontade».

Ed è da questa conferma di Bruzzese che il pm è partito per spiegare i rapporti tra ‘Ndrangheta e Cosa Nostra. Ma il pentito va oltre: « E non lo tollerava neanche chi gli stava sopra, ci ha detto confermando il riferimento a Licio Gelli. Bruzzese coinvolge la politica di Craxi e Andreotti. Alle sue parole abbiamo trovato dei riscontri in sentenze del maxi processo. Badalamenti cercava il sostegno della mafia calabresi per l’ascesa al potere e per riprendere in mano la situazione. Era molta la rivalità in questi ambienti»

Articoli correlati

top