domenica,Gennaio 26 2025

Reggio, residenti di Arghillà in protesta al Comune: «Dov’è l’acqua?» – VIDEO

Con uno striscione e alcuni bidoni vuoti si sono recati presso la sede dell'amministrazione comunale per denunciare un'altra estate segnata da una perdurante carenza idrica

Reggio, residenti di Arghillà in protesta al Comune: «Dov’è l’acqua?» – VIDEO

«Io vivo in carrozzina con mia moglie e mia figlia che mi aiutano. Non è accettabile che sia necessario andare in giro alla ricerca di fontane per avere un pò d’acqua in casa».

Giovanni Melina in carrozzina, accompagnato dalla figlia Alessandra, con quei bidoni che è costretto a riempire per avere un po’ di acqua, si è recato al Comune di Reggio per unirsi alla protesta dei residenti del quartiere periferico di Arghillà.

«Siamo davvero stanchi. Non ce la facciamo più. Sembra non esserci soluzione», rimarca la figlia Alessandra.

La domanda che anche loro come gli altri residenti pongono al Comune è provocatoria e al contempo semplice:Dov’è l’acqua?”. Risposte chiare e risolutive non sono, invece, altrettanto facili da fornire. Un dato è certo, nonostante le soluzioni tampone individuate per sopperire alla perdurante carenza idrica, purtroppo anche l’estate appena conclusasi è stata drammatica. Una crisi che questa volta ha riguardato anche il quartiere di Arghillà Sud.

Disservizi anche ad Arghillà Sud

«Vogliamo chiarezza, qualora vi siano responsabilità penali da accertare, ma nell’immediatezza rivendichiamo il diritto essenziale al bene primario che è l’acqua. Da mesi non ne abbiamo ad ogni ora del giorno e della notte. La situazione è davvero insostenibile. Il quartiere di Arghillà è abbandonato dalle istituzioni e la crisi idrica rimasta irrisolta nonostante i tavoli e gli impegni assunti lo dimostra». Lo dichiara Patrizia D’Aguì, residente nella zona di Arghillà Sud.

«Ho 84 anni e non posso continuare e recarmi da mio figlio per riempire i bidoni per avere a casa un pò di acqua», evidenzia il residente Francesco Barbaro.

«Noi abitiamo al primo piano e da giugno abbiamo l’acqua a singhiozzo. Quando chiamiamo per avere informazioni, ci dicono che c’è un guasto. Ma se c’è un guasto, mi chiedo, perché l’acqua un giorno arriva la mattina, un giorno solo la sera, un altro torna solo nel pomeriggio. Di che guasto si tratta?», si chiede il residente Michelangelo Caccamo.

L’esposto alle autorità

Il coordinamento di quartiere di Arghillà, intanto, ha già presentato un esposto per fare luce sulle ragioni anche di ordine pubblico che impediscono ai serbatoi di riempirsi e all’acqua di raggiungere le abitazioni.

«Abbiamo presentato un esposto alla Procura, alla Prefettura, alla Regione e al Comune. Dobbiamo capire perché, nonostante ci venga detto che i serbatoi sono pieni, nelle case, anche al primo piano l’acqua non arriva». Lo sottolinea Giovanni Votano, presidente del coordinamento di quartiere di Arghillà e residente nella zona nord.

«L’emergenza idrica fa il paio con l’altra dei rifiuti. Fin quando resteremo senza controlli, la spazzatura di transumanza che continua a essere portata nel nostro quartiere di Arghillà nord non diminuirà. La raccolta nei comparti funziona. Ma nonostante ciò le strade sono invase e il degrado non accenna ad allentare», sottolinea ancora Giovanni Votano, presidente del coordinamento di quartiere di Arghillà.

«È vergognosa la condizione in cui ci troviamo a vivere. In mezzo alla spazzatura e ormai senza acqua. Almeno ci facciano arrivare l’acqua. Almeno quella e soprattutto ci avvisino quando l’erogazione viene interrotta e soprattutto ci spieghino perché e per quanto tempo», incalza ancora Ivar Russo, residente ad Arghillà nord.

L’emergenza e le prospettive

I residenti hanno poi avuto modo di confrontarsi con il consigliere comunale con delega alle Risorse Idriche, Francesco Barreca, che ha confermato l’impegno dell’amministrazione che quotidianamente fa i conti con molteplici e gravi criticità. I residenti hanno manifestato tutta la loro esasperazione, rivendicando interventi immediati per avere già in giornata l’acqua.

«Sappiamo che ci sono delle carenze anche se abbiamo attestazione che l’acqua non sia mancata per tutta l’estate in tutte le zone del quartiere. Abbiamo inviato in più occasione l’autobotte e sappiamo che ci sono residenti che hanno avuto l’acqua a giorni alterni, anche ai piani alti. Ad ogni modo l’amministrazione sta lavorando per garantire un pozzo nuovo nei prossimi mesi. Seguiranno altri interventi con i progetti Pinqua. Presto il quartiere di Arghillà avrà tre serbatoi e cinque pozzi.

Sarà finalmente autonomo e fuori dalla crisi idrica ormai annosa dovuta a serbatoi non più adeguati alla popolazione. Detto questo, noi stiamo cercando di trovare soluzioni per la carenza in atto. Interveniamo sulle condotte e sulle pompe che si bruciano. Da maggio ad oggi si sono bruciate 38 pompe in tutta la città. Ma non è questa l’unica criticità.

Sicurezza e ordine pubblico

Il manovratore dal quale dipendono gli interventi individuati per il razionamento tra Arghillà sud e Arghillà nord è stato minacciato e aggredito. Quello attuale opera scortato dalla polizia. La situazione è senz’altro delicata ma noi stiamo cercando di risolvere.

C’è poi la problematica degli allacci abusivi che andrebbero cercati, ma non abbiamo le risorse umane per farlo. Attendiamo i nuovi concorsi anche se ci sarebbero anche altri enti preposti a farlo. Ci sono poi gli allacci che attengono anche ad alloggi popolari che sono di competenza regionale e so che saranno condotte delle verifiche», ha concluso il consigliere comunale Francesco Barreca. 

Articoli correlati

top