Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Bandiere della Palestina sventolano anche a Reggio Calabria. Mentre cresce il numero degli attivisti arrestati, tra cui anche 40 italiani, e il numero delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla che, in procinto di arrivare a Gaza, sono state fermate da Israele, si mobilita anche la piazza in riva allo Stretto, con un presidio al teatro Cilea sul centrale corso Garibaldi a Reggio Calabria.
La mobilitazione nelle piazze
«La missione Global Sumud Flotilla ha un carattere assolutamente straordinario per la sua valenza in termini di solidarietà, ma anche per aver acceso una mobilitazione che sta attraversando tutto il Paese. Queste missioni continue e costanti hanno il merito di tenere alta l’attenzione su quanto sta avvenendo a Gaza e di mettere in luce le tante contraddizioni all’interno delle istituzioni. È necessario, pertanto, sostenerla, manifestare e praticare, anche attraverso questa mobilitazione, la solidarietà». Lo ha sottolineato Lucia Cara, attivista del centro sociale Cartella di Gallico Reggio Calabria.
Intanto proclamato per domani uno sciopero generale da Usb e Cgil con sit-in anche a Reggio a piazza De Nava.
Lo sciopero di domani 3 ottobre
«Manifestiamo qui e domani mattina, con un corteo che partirà da piazza De Nava e un presidio anche al porto di Gioia Tauro, per esprimere la nostra indignazione rispetto all’atteggiamento del governo italiano, complice totale di Israele nel genocidio del popolo palestinese. Noi dobbiamo fare in modo – ha sottolineato Peppe Marra rappresentante Usb Calabria – che il governo chiuda le relazioni e i rapporti economici culturali politici con Israele, come stanno facendo altri paesi, e come la stessa Italia ha fatto con la Russia dopo quattro giorni di attacco all’Ucraina. Dal 1948 Israele calpesta ogni diritto e ogni legge e questo non può essere più tollerato.
Parallelamente alla manifestazione qui a Reggio, ci sarà anche un presidio al porto di Gioia Tauro dove i portuali intendono ribadire il loro pieno sostegno alla Flotilla e alla causa umanitaria che la muove anche se, diversamente dagli altri porti italiani, il grande scalo in cui operano non consente di essere a conoscenza dei carichi e delle destinazioni in transito e di porre in essere altri tipi di azioni. La mobilitazione li coinvolge, comunque, e li chiama a raccolta per sostenere Jose Nivoi, portuale di Genova tra gli arrestati in questo momento», ha spiegato Peppe Marra, rappresentante Usb Calabria.
A sostegno della Flotilla e accanto al popolo di Gaza
«Lo sciopero di domani è di fatto uno sciopero umanitario finalizzato a sostenere la Flotilla che tenta di portare aiuti a Gaza dove è in atto un genocidio, che ancora di tenta di non chiamare con il suo nome. Un corridoio umanitario stabile, indipendente da governo ed esercito – ha sottolineato il segretario generale Cgil Area Metropolitana di Reggio Calabria, Gregorio Pititto – non può e non deve essere negato. Intendiamo anche denunciare che vi sono evidenti responsabilità da parte del governo italiano e dei governi europei che sono estremamente morbidi nella linea di condotto nei confronti di di Israele. È, dunque, fondamentale- la partecipazione alla manifestazione di domani». Così ha concluso il segretario generale Cgil Area Metropolitana di Reggio Calabria, Gregorio Pititto.