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«Ieri abbiamo lavorato per far ripristinare il sistema in raccordo con Enav a garanzia della tutela dei passeggeri, ora parte l’indagine per capire le origini dell’avaria ed attuare le azioni atte a scongiurare il ripetersi del problema». Così il presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma, sul guasto al Centro di controllo d’area di Milano dell’Enav che ieri sera ha determinato il blocco di circa 320 aerei in decollo o in atterraggio negli scali del Nordovest dell’Italia.
«Enac – ha aggiunto – ha un ruolo di vigilanza su Enav. Abbiamo fatto in modo – ha proseguito Di Palma – che i passeggeri fossero assistiti dalle società di gestione. Da domani si faranno le analisi per capire cosa è successo. Sembra sia stato un problema di decadimento della trasmissione dati addebitabile a soggetti che lavorano a supporto di Enav in un sistema molto complesso. Il rateo zero, cioè il blocco di decolli ed atterraggi – ha sottolineato il presidente dell’Ente nazionale per l’aviazione civile – è stato adottato nella serata di sabato quando il sistema era in sicurezza. In un paio d’ore tutto è ripartito al meglio, la notte ha aiutato ad evitare eccessivi disservizi.
Qualche problema, ad esempio, c’è stato per i passeggeri di un volo da Pantelleria che sono dovuti andare a Trapani in traghetto. In settimana – ha assicurato Di Palma – consegneremo al governo un report completo su quanto accaduto. Bisognerà approfondire seguendo tutta la filiera che compone il sistema e che non è riferibile solo ad Enav, ci sono dei soggetti esterni, L’indagine servirà anche a verificare se il traffico
aereo ha corso rischi nella gestione della ‘contingency’».

