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«Ho creduto a mia moglie perché siamo insieme da quasi 13 anni», ha dichiarato Moses Omogo Chidiebere, il marito di Rosa Vespa, la 52enne fermata con l’accusa di aver rapito una neonata nella clinica Sacro Cuore di Cosenza. Durante un’intervista rilasciata al programma Cinque minuti, Moses ha raccontato come la moglie fosse riuscita a mantenere la finzione di una gravidanza, ingannando lui e il resto della famiglia.
«Prima di partire per il funerale di mia madre, a maggio scorso, mi aveva detto che era incinta. E io le ho creduto», ha spiegato l’uomo. «Quando sono tornato ad agosto, ho visto che la sua pancia era cresciuta. Lei faceva le analisi. Nessuno si è accorto di niente, né mia suocera né sua sorella». La sorpresa è stata totale anche per i parenti più stretti, secondo quanto affermato dal marito.
«Mia moglie ha fatto tutto da sola», ha aggiunto Moses, precisando che l’intera famiglia è rimasta senza parole. La donna aveva raccontato che il medico le aveva comunicato che il bambino sarebbe stato un maschietto. Il 21 gennaio, giorno in cui Rosa doveva essere dimessa, Moses aveva addirittura preso mezza giornata di permesso dal lavoro. «Ci siamo arrabbiati perché diceva che il dottore non aveva firmato la lettera di dimissioni. Poi abbiamo organizzato una festa in casa per il bambino, ma non immaginavo nulla».
L’uomo ha espresso il suo turbamento e la difficoltà nell’affrontare la situazione: «Dopo quello che è successo, non riesco a pensare a cosa sarà dopo».
Rosa Vespa è stata fermata martedì scorso dalla Squadra Mobile di Cosenza con l’accusa di aver rapito, nel tardo pomeriggio dello stesso giorno, una neonata sottraendola con uno stratagemma alla madre nella clinica Sacro Cuore. Il caso ha scosso l’opinione pubblica, mettendo in luce una vicenda dai contorni ancora tutti da chiarire.