Si è chiuso nel pomeriggio di ieri, 25 giugno 2025, davanti al Tribunale di Reggio Calabria, il processo nato dall’operazione “Ecosistema”, l’inchiesta della DDA reggina e dei Carabinieri che nel dicembre 2016 portò a 14 arresti tra imprenditori e amministratori pubblici. Al centro, un presunto sistema di controllo mafioso degli appalti per la gestione dei rifiuti in diversi comuni del basso Jonio reggino, tra cui Bova Marina, poi arrivato allo scioglimento per infiltrazioni mafiose.

Il collegio presieduto dalla dottoressa Greta Iori, con le giudici Carla Costantino ed Elsie Clemente, ha dichiarato l’assoluzione con formula piena per l’imprenditore Rosario Azzarà, allora titolare della Ased Srl e considerato figura chiave dell’inchiesta, «perché il fatto non sussiste». Assolti anche Carmelo Ciccone, Francesco Maisano, Settimo Paviglianiti e Gabriele Familiari. Per gli altri imputati – tra cui ex sindaci, assessori e tecnici – i reati sono risultati prescritti.

L’inchiesta aveva ipotizzato un circuito di corruzione e favori politici a vantaggio di ditte ritenute vicine alle cosche Iamonte e Paviglianiti, con presunte pressioni elettorali e incarichi elargiti in cambio di appalti. Il Tribunale ha disposto la restituzione dei beni sequestrati e indicato 90 giorni per il deposito delle motivazioni.