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«Non luogo a procedere per non aver commesso il fatto». È con queste parole che si chiude oggi, al termine di una lunga udienza preliminare durata oltre sei mesi, il capitolo giudiziario che vedeva coinvolto il dott. Andrea Betrò nell’ambito del procedimento penale 43398/2023 R.G.N.R., ribattezzato “Operazione Assedio”.
Il G.U.P. del Tribunale di Roma, dott. De Robbio, ha accolto la richiesta della difesa pronunciando una sentenza netta che scagiona Betrò da ogni accusa: il professionista era finito sotto i riflettori con l’ipotesi – ora ufficialmente priva di fondamento – di partecipazione a un’associazione per delinquere aggravata dall’agevolazione mafiosa, con finalità di riciclaggio nel settore della distribuzione degli idrocarburi.
Una vicenda che aveva attirato ampio clamore mediatico e che, secondo i legali del dott. Betrò, ha generato una «gogna mediatica ingiustificata». Ora, con la piena archiviazione delle accuse, la sua posizione risulta limpida, e la sua reputazione – sottolineano i legali – «resta intatta».
Non finisce qui. L’entourage dell’assistito fa sapere che è in corso una valutazione per eventuali azioni legali nei confronti della trasmissione “Far West” di Rai 3, del conduttore Salvo Sottile, del giornalista Daniele Piervincenzi, del sig. Fabrizio Corona e di tutti coloro che, nel servizio andato in onda, hanno espresso affermazioni ritenute lesive e di chiara attribuzione di colpevolezza.
Per il dott. Betrò, si apre adesso una nuova fase. «Con rinnovata energia e determinazione», fanno sapere, «si guarda avanti».