Si è tenuto presso la Sala convegni della Chiesa di Santa Maria della Candelora il seminario dal titolo «Carlo d’Asburgo, ultimo Imperatore d’Austria: dalla Sovranità alla Santità», promosso dal Gruppo di preghiera in onore del Beato Carlo di Asburgo – Gebetsliga.

L’incontro, che ha registrato una notevole partecipazione di pubblico e la presenza dei rappresentanti di tutti gli Ordini religiosi e dinastici riconosciuti, è stato moderato dal prof. Corrado Savasta, delegato per Reggio Calabria della Gebetsliga.

Nella sua introduzione, Savasta ha richiamato il percorso simbolico “dalla sovranità alla santità”, tracciando un parallelo tra la storia sacra e politica di Roma e la figura di Carlo d’Asburgo, «colui che ha saputo trascendere la sovranità nella santità attraverso la propria parabola esistenziale».

Ad aprire i lavori è stato il Cav. Aurelio Badolati, delegato della Gebetsliga per Calabria e Basilicata, che ha delineato i profili sociali e politici dell’opera dell’Imperatore, sottolineandone la profonda attualità morale e civile.

Nella sua relazione storica, il Barone Arturo Nesci di Sant’Agata ha approfondito il rapporto tra dimensione politica, dinastica e religiosa della figura imperiale, restituendo l’immagine di un sovrano complesso, spiritualmente vigoroso e ancora oggi fonte di riflessione.

Momento centrale della giornata è stato l’intervento dell’Arciduca Martino d’Austria-Este, nipote diretto del Beato Carlo e figura di rilievo della Casata Asburgo, che ha condiviso una testimonianza diretta sul retaggio spirituale e politico di Carlo I, definendolo «un messaggio ancora attuale di pace tra i popoli».

Il Mons. Arnaldo Morandi, Delegato Nazionale della Gebetsliga Italia e Vice Postulatore della causa di canonizzazione, ha poi raccontato l’esperienza del processo di canonizzazione del Beato Carlo, esponendo anche alcuni rari cimeli storici legati alla vita dell’Imperatore. A concludere i lavori, Mons. Luigi Cannizzo, Assistente Spirituale della Gebetsliga Calabria, ha illustrato l’esperienza del culto del Beato Carlo nelle comunità parrocchiali del Sud Italia, dove la devozione verso l’Imperatore si sta diffondendo con sorprendente partecipazione.

Al termine del seminario si è svolta una concelebrazione eucaristica solenne, presieduta da S.E. Mons. Vittorio Mondello, Arcivescovo emerito di Reggio Calabria–Bova. Nel corso della cerimonia, l’Arciduca Martino d’Austria-Este ha donato reliquie ex ossibus del Beato Carlo, collocate presso l’altare dedicato all’interno della Chiesa della Candelora, in segno di vicinanza della Famiglia Imperiale al culto reggino.

L’evento, conclusosi con nuovi ingressi nel Gruppo di preghiera, ha rappresentato un importante momento di riflessione spirituale e di crescita comunitaria, confermando la vitalità del culto del Beato Carlo d’Austria anche nel Mezzogiorno d’Italia.